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Cronaca

Coronavirus, il sindaco: "Si al vaccino, ma basta scienziati che creano confusione mediatica"

Jamil Sadegholvaad: "Gli scienziati troppo spesso vanno alla ribalta anticipando scenari che spettano al governo, qualcosa non torna"

Un nuovo appello da parte del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in tema coronavirus. Attraverso una nota stampa il primo cittadino chiede ai cittadini di "continuare a vaccinarsi" e dall'altro però chiede al governo minore esposizione mediatica per gli scienziati "che troppo spesso vanno alla ribalta anticipando scenari che spettano al governo".

Così Jamil Sadegholvaad: "Desidero ringraziare il Ministro Roberto Speranza per le parole spese pubblicamente in ordine alla nuova fase che dovrà progressivamente portare a una nuova normalità e convivenza con la fase pandemica. Gli interventi di semplificazione annunciati vanno in quella direzione che anche noi, amministratori locali, percorriamo ogni giorno, stretta tra le preoccupazioni primarie in materia sanitaria e comunque la necessità di infondere fiducia programmando una auspicabile ripresa".

Ma aggiunge: "Veniamo da un fine settimana in cui membri e consulenti del Cts, sull’intero arco della stampa nazionale, si sono sbizzarriti in vaticini per i prossimi mesi. Abbiamo il consulente ministeriale che dichiara: green pass anche in estate. Oppure non è il caso di riaprire le discoteche. La scienza deve discutere e confrontarsi. Ma quando gli scienziati, gli esperti salgono alla ribalta mediatica evidentemente perché considerati dagli organi dì informazione voce del Governo, ecco che qualcosa non va e non torna". 

E in conclusione: "Vaccinare, vacciniamoci, rispettiamo le prescrizioni: lo dico e scrivo tutti i giorni, dal primo giorno in cui sono diventato sindaco. Ma allora cosa sono queste dichiarazioni degli esperti? Se così è, quali sono i dati a disposizione per chi parla e dichiara invece del Governo, anticipando misure primaverili e estive di quella portata? Qual è, secondo il Governo, il sentimento, lo stato d’animo di cittadini, famiglie e soprattutto imprese oggi già in ginocchio per la ‘tempesta perfetta’ all’incrocio tra Covid, costi dell’energia, chiusure obbligate in questi primi mesi del 2022, davanti a anticipazioni di tale impatto e portata per la vita e il tessuto socioeconomico di tutti i territori italiani?”.

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