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Cronaca Riccione

Tosi: "Il mio audio non disincentiva a frequentare i locali"

Il sindaco di Riccione interviene su un suo messaggio audio: "Sono consigli ai miei famigliari che hanno problemi di salute"

E' vero, quel messaggio audio è suo e "consiglia di andare a fare la spesa quando c'è meno gente, di fare colazione a casa per un po' di giorni, in attesa che il picco passi, e se è possibile di evitare di andare al ristorante". Ma, seppur abbia fatto il giro di Riccione, non è destinato ai cittadini, ma "alla mia famiglia, che ha problemi di salute". Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, oggi in apertura della riunione con le categorie economiche mette in chiaro che l'audio che sta circolando nelle chat non nasce per disincentivare ad andare in ristoranti e bar, "non significa boicottare il settore". E, in risposta a chi la attacca, manda a dire che "quando la politica trascura i comportamenti umanamente comprensibili, anche se sono tenuti da un sindaco, diventa speculazione senza confini e attacco indiscriminato".

La vicenda, spiega la stessa prima cittadina del Comune del riminese, nasce domenica sera dopo l'arrivo del nuovo decreto ministeriale. "Ed era indirizzato alla mia famiglia", nella quale ci sono persone che "rientrano in quelle categorie a rischio, come da tempo si sente ripetere dagli specialisti, per cui un'infezione può avere una prognosi più problematica". In quel messaggio, Tosi dice di aver spiegato le misure di sicurezza adottate in base ai criteri dalla presidenza del Consiglio, come la chiusura di un'altra settimana di scuole, cinema e teatri. Di come comportarsi in luoghi chiusi, "quindi di mantenere la distanza di sicurezza, come indicato dal ministero, di almeno un metro tra le persone". L'audio chiude poi, appunto, "con un consiglio personale alla mia famiglia", in particolare ai membri più 'delicati'. "Di questa mia raccomandazione, ripeto dovuta a particolari esigenze di salute, ho saputo che si voleva far discendere un'indicazione generale a tutti del sindaco ad evitare i ristoranti o i bar", protesta.

E tra le critiche, aggiunge il sindaco di Riccione, c'è quella di avere tono perentorio. "Chi mi conosce sa che sono una persona diretta e non uso giri di parole in politica, figuriamoci con la mia famiglia o nella vita privata". Però, "non c'è nulla di più sgradevole e pretestuoso, tanto che a Riccione abbiamo subito creduto ad un'informazione capillare nei locali dove abbiamo distribuito volantini schematizzati che spiegano le decisioni del ministero". Insomma, per Tosi, delle due "si vuole vedere il male dove non c'è" e "mi chiedo se di fronte ad un pericolo serio di un familiare, dovuto alle sue particolari condizioni, gli altri avrebbero fatto lo stesso" e se "è umanamente comprensibile".

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