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Cronaca

Ha 88 anni e migliaia di donne corteggiate, il 'Casanova della riviera' indica il suo erede: "Ma non vado in pensione"

"Ci sono tante donne che si lamentano del fatto che mancano gli uomini capaci di corteggiarle, di farle un complimento. Noi facciamo questo e lo facciamo col cuore, forse proprio perché siamo romagnoli".

"Credevo sarei morto prima io del mio moscone con cui portavo le donne a fare un giro sul mare, e invece, dopo oltre 30 anni di attività sotto il sole e la pioggia, il mio compagno di avventure se n'è andato. Vuol dire che quest'anno farò senza...". È sempre scherzoso e ironico Michele Duilio Rinaldi, l'ultimo Casanova della Riviera, il playboy che nei 70 anni di meritata carriera, conquistata tra le spiagge di Bellaria e del Rubicone, ha amato più di 5 mila donne. All'età di 88 anni (compiuti il 20 luglio scorso) - e per il primo anno senza il suo pedalò con cui portava a giro le turiste -  ammette di essere sempre stato più interessato alla conquista delle donne che a finalizzare il suo corteggiamento.

"Ho concluso con parecchie donne che ho corteggiato ma molte meno di quelle che ho amato - spiega Michele Duilio - Direi che il bilancio finale è 'ne ho avute poche ma buone'. Erano tutte conquiste ottenute con arte. Ma la cosa che mi interessa di più è entrare nell'affascinante mondo delle donne. Quando sarà l'ora, e speriamo più tardi possibile, sul letto di morte dirò che non ho ancora capito le donne ma le amo da morire".

Ma cos'è che le piace di più nelle donne? "Soprattutto la femminilità. Femminilità che traspare nei gesti, nella presenza, nel collo affusolato. Eppoi il seno, mi fa impazzire il seno, forse perché da neonato, mi raccontava mia madre, non sono stato allattato. E il seno è rimasto come un chiodo fisso in testa...". Magro, sveglio, atletico per le lunghe camminate sulla spiaggia, Michele Duilio nel 2008  aveva anche organizzato una scuola di abbordaggio per insegnare ai giovani romagnoli le varie tecniche di corteggiamento per tenere alto il nome della "specie". Tecniche che possono sembrare anche un po' astruse ma che secondo Michele  funzionano alla perfezione.

"Ad alcune le butto le chiavi nelle gambe facendo finta che mi siano sfuggite di mano - spiega Michele Duilio - ad altre con la bici le arrivo da dietro e le "tampono". Poi glielo dico subito che era uno scherzo, facendo capire che era l'unico modo per conoscerle. Solitamente stanno allo scherzo e sono sempre carine e disponibili. Le metto in posa e si fanno fare una foto con me che tengo per ricordo. C'è chi torna a trovarmi in spiaggia, chi mi scrive dai paesi nordici. Alla fine posso dire che sono nate delle belle amicizie".

Michele, infatti, oltre a collezionare le conquiste colleziona anche le foto, i documenti che certificano la sua carriera. "Vivo da solo e ho una parete di 4 metri tutta tappezzata di foto con le mie conquiste in topless. C'è stato un momento, più di una trentina di anni fa, che era di moda prendere il sole senza reggiseno- racconta Michele - e io, quelle che mi piacevano, chiedendo loro il permesso, le fotografavo insieme a me. Questa parete è uno spettacolo vero e proprio, diciamo che d'inverno non serve nemmeno accendere il riscaldamento, le guardo, una dopo l'altra, e mi ricordo tutto di loro anche a distanza di anni. E, col calore e l'affetto che mi provocano, sono a posto per un bel po'".

Ora Michele, dopo aver infuso la sua arte del corteggiamento a Fabio Nardi, 42 anni, bagnino al bagno Delio di San Mauro Mare molto simpatico e attraente, ha deciso di passare lo scettro di "Casanova della Riviera romagnola" proprio a lui. "Quando mi ha chiamato 'maestro' ho capito che era lui il mio erede - spiega Michele - Gli voglio bene come se fosse mio nipote. E poi è veramente bravo. Oltre ad avere imparato le mie ha anche le sue tecniche di corteggiamento che devo dire funzionano. Ma, soprattutto, è un galantuomo come me. Rispetta e ama le donne. E questo è fondamentale".

Quindi Michele Duilio va in pensione? "Neanche per idea...ho ancora tanto da dare. Volevo ufficializzare il nome di chi porterà avanti il mio lavoro, anzi la mia missione - conclude Michele - perché la mia è una missione. La riviera romagnola dovrebbe ringraziarmi ufficialmente, anzi, farmi un piccolo monumento per quanta pubblicità positiva ho fatto al territorio e all'ospitalità romagnola. Ci sono tante donne che si lamentano del fatto che mancano gli uomini capaci di corteggiarle, di farle un complimento. Noi facciamo questo e lo facciamo col cuore, forse proprio perché siamo romagnoli".

E non è il solo che riconosce il valore della sua missione. A questo riguardo il Comune di Bellaria Igea Marina ha consegnato a Michele Duilio Rinaldi un riconoscimento di merito con la seguente menzione "Per aver personificato lo spirito romagnolo più sanguigno esaltandone gli aspetti umani, il modo di vedere la vita e il sentire fraterno di una terra famosa in tutto il mondo per la sua innata ospitalità. L'amministrazione Comunale, fedele alle proprie radici e alle genti che hanno saputo interpretare e valorizzare le tradizioni più vere, si onora di riconoscergli tutta la propria stima".

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