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Cronaca

La curva epidemica cala nel riminese ma è boom di positivi nelle scuole

Quasi 500 le classi in quarantena nell'ultima settimana con la variante Omicron arrivata al 100% dei contagi, cresce il numero dei decessi

L'Ausl Romagna ha diffuso il bollettino con i dati dell'ultima settimana sull'andamento del Coronavirus nel suo territorio dal quale emerge che per la prima volta da quattro settimane negli ultimi 15 giorni si registra una stabilità della curve epidemica. Nel periodo dal 17 al 23 gennaio, che prende in considerazione i casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate 37.181 positività (41.5%) su un totale di 89.505 tamponi (molecolari e antigenici). L'incremento, rispetto alla settimana precedente, è dello 0,37% a fronte di una diminuzione del numero dei test effettuati. Si è quindi avuta per la seconda settimana una stabilità dei nuovi casi in termini assoluti (+138). Si registra un tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Covid in lieve aumento rispetto alla precedente rilevazione ed in totale sono ricoverati 506 pazienti, di cui 33 in terapia intensiva. La variante Omicron è arrivata ad essere il 100% delle infezioni registrate.

La situazione nella provincia di Rimini vede la curva epidemica che registra una ulteriore flessione rispetto alla settimana scorsa e, in Romagna, non risulta più essere la maglia nera per numero di contagi superata da quella di Ravenna. Nel periodo analizzato dall'Ausl si sono avuti nuovi 11120 casi positivi (erano 11386 la scorsa settimana) con una diminuzione del 2,3%.

La situazione dei ricoveri, rispetto alla precedente rilevazione, ha avuto una leggera crescita dell'8,4%: sono infatti 506 i pazienti che si trovano ricoverati nei reparti Covid (467 la scorsa settimana) ai quali si aggiungono altri 54 in terapia sub-intensiva (62 la scorsa settimana) mentre per quanto riguarda la Terapia intensiva il numero è in aumento con 34 pazienti (29 la scorsa settimana). Nell'ultima settimana sono cresciuti sensibilmente i decessi per Covid: 74 quelli registrati in Romagna di cui 29 nella provincia di Rimini che portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 1198.

Al momento nella provincia di Rimini risultano 87 sanitari dipendenti Ausl e 5 convenzionati, pari all'1,7% del personale sospesi per non aver voluto effettuare la vaccinazione. Sul fronte della scuola, in provincia di Rimini c'è stata una vera e propria escalation di positività che hanno portato alla quarantena gli alunni di 496 classi segnando il record per la Romagna: 10 nella fascia 0-3 anni, 121 nella scuola d'infanzia e 161 in quella primaria, 66 medie e 138 alle superiori. Allo stesso tempo risultano 2 focolai attivi tutti in strutture socio-sanitarie.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, tenendo conto dell'introduzione della vaccinazione anche per la fascia 5-11 anni, i dati del riminese indicano che ad aver completato il ciclo per la copertura è al 75% della popolazione, il dato più basso di tutta la Romagna con le altre province che hanno abbondantemente superato l'80%. Nel dettaglio, il 96% degli over 80, dell'89% per la fascia 70-79, del 85% per la fascia 60-69, del 81% per la fascia 50-59, del 75% per la fascia 40-49, del 73% per la fascia 30-39, del 78% per la fascia 20-29, del 69% per la fascia 12-19 e del 3% per la fascia 5-11 anni.

“I dati della settimana presa a riferimento  - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – ci riportano un quadro  epidemiologico sostanzialmente stabile sul fronte dei nuovi contagi, con una incidenza per classi di età che è in costante aumento solo nella fascia 0-11. Per quanto riguarda invece la situazione negli ospedali romagnoli, il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da covid è in lieve rialzo rispetto alla settimana scorsa.  Bisogna aspettare le settimane a venire per vedere come evolverà la situazione, confidando in una diminuzione dei nuovi casi cui seguirà solo in un secondo momento anche un calo dei ricoveri. La prospettiva pare favorevole, ma non è ancora tempo di rilassarsi. La circolazione del virus è ancora molto alta, il numero dei contagi si mantiene quindi elevato, così come resta ingente anche il carico di lavoro che continua a riversarsi sui servizi e sul personale sanitario. In questo contesto, è fondamentale continuare a vaccinare il più possibile, dalle prime alle terze dose, tutte le fasce di età, soprattutto quella dei bambini che, come si evince dai dati riportati, presentano percentuali di adesione alla vaccinazione ancora troppo basse. Ecco perché, in vista del secondo Open Day vaccinale promosso dalla nostra regione per la popolazione scolastica rivolgo un particolare appello ai genitori e alle famiglie: domenica 30 gennaio in Romagna saranno operative otto sedi vaccinali, a cui si potrà accedere senza la prenotazione e dove saranno presenti insieme alle nostre equipe vaccinali anche i pediatri del territorio. Cogliete questa opportunità per vaccinare i vostri figli che in questo momento sono la fascia più esposta e colpita dal virus. Occorre proteggerli. Anche per loro il vaccino è sicuro ed efficace”.  
 

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