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Cronaca

Covid, Bonaccini annuncia un rischio tagli di vaccini Pfizer a luglio

Il governatore dell'Emilia Romagna: "Dobbiamo dare l'ultima zampata al virus"

Per Stefano Bonaccini bisogna ancora dare "l'ultima zampata" alla pandemia. Il rischio che si abbassi la guardia troppo presto c'è, "anche in buona fede", secondo il presidente. Anche per questo "bisogna che non rallenti l'arrivo dei vaccini". Il governatore dell'Emilia-Romagna lancia il suo appello mercoledì a Mattino 5, sulla rete ammiraglia Mediaset, collegato insieme ai vertici dell'Ausl di Piacenza, intervenuta nel focolaio di variante Delta tra i lavoratori della logistica. Intanto, dice Bonaccini, "abbiamo il rischio che Pfizer a luglio rallenti rispetto alle forniture che attendevamo, stiamo discutendo con il Governo proprio in queste ore e questi giorni. Poi c'è un rischio perché le persone vedono che crollano i contagi, crollano i ricoveri, per fortuna cominciano a crollare da un po' anche i decessi, anche se la casella non sarà a zero non saremo soddisfatti". La campagna vaccinale in regione ha un "ritmo molto positivo", rivendica però il presidente: 3,5 milioni di dosi superate ieri anziché a fine mese come previsto, 1,2 milioni di cittadini con due dosi, un milione con la prima dose e 600.000 tra 12 e i 39 anni prenotati negli ultimi 20 giorni: in tutto "siamo vicini ai 3 milioni" di persone che sono o saranno immuni a breve. Certo, la variante Delta "in Gran Bretagna un po' di spavento lo crea, può fare paura però se si è vaccinati fa molta molta meno paura. Il fatto che riusciamo a sequenziare più o meno tutti in Emilia-Romagna- dice ancora Bonaccini- ci aiuta ad intervenire più rapidamente possibile. Bisogna fare appelli alla popolazione per dire che gli oltre 800.000 morti in Italia, oltre 13.000 in Emilia-Romagna non sono arrivati per i vaccini ma per questo virus. Le cose certamente vanno molto meglio, speriamo che tutto quello che riapriamo non chiuda più però bisogna dare l'ultima zampata".

Da Piacenza il direttore generale dell'Ausl Luca Baldino fa il punto sul focolaio di variante Delta che ha riguardato per ora 25 persone tra lavoratori della logistica e loro famigliari, tutti non vaccinati. Ma il lavoro di tracciamento è complicato dal fatto che molti 'sospetti' positivi non fanno il tampone per timore di non poter andare in vacanza. "E' obbligatorio ma la gente sfugge. A volte il contact tracing è quasi un'attività investigativa, ma non possiamo allentare la presa", dice Baldino. Informa Marco Delledonne, direttore del dipartimento di sanità pubblica a Piacenza: "abbiamo contattato circa 800 persone, di queste quasi 300 devono ancora presentarsi per fare il tampone e adesso stiamo attivando anche le forze dell'ordine locale per rintracciarle, perché non si fanno trovare". (fonte Dire)

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