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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid, una nuova variante spaventa gli Usa. "Molto contagiosa, ma nessun timore. Qui ancora non c'è"

Spiega Vittorio Sambri, direttore dell'unità di Microbiologia dell'Ausl Romagna a Pievesestina di Cesena: "Qualcosa di estremamente simile, ovvero la XBB, l'abbiamo trovata due mesi fa"

Il suo nome deriva dal leggendario mostro marino. Ora a far paura è il "kraken", che sembra più il nome di una droga che di un virus, e che, da quanto dicono per ora i medici, è contagiosissimo ma non più patogeno delle altre varianti Covid finora conosciute. "Non l'abbiamo ancora trovato nei nostri sequenziamenti - conferma il dottor Vittorio Sambri, direttore dell'unità di Microbiologia dell'Ausl Romagna a Pievesestina di Cesena - anche se qualcosa di estremamente simile, ovvero la XBB, l'abbiamo trovata due mesi fa. E la XBB è la progenitrice della XBB1.5. (kraken). Della XXB ne troviamo sempre, in una quantità comunque ancora minima, due su un campione di 200 test. Negli Stati Uniti, invece, la XBB.1.5 è al 27% e sta diventando predominante. Va detto che sulla nuova variante ancora non ci sono pubblicazioni scientifiche e quindi ci si basa su quanto detto dai medici. Severità clinica simile alle varianti precedenti, ma una contagiosità ancora più alta".

Il dottor Sambri conferma di non essere assolutamente preoccupato per la nuova variante che sta creando un po' di allarme negli Stati Uniti, sempre purché la popolazione sia vaccinata. "Per ora non mi preoccupa nemmeno tutto il parlare che si fa sui cinesi che rientrano in Italia. Ultimamente sui cinesi abbiamo isolato solo delle BF7, una variante che da noi girava mesi fa. Nulla di nuovo. Anzi, forse siamo stati noi a portarla da loro e ora ci torna indietro".

Riguardo ai cinesi, prosegue, "bisogna tenere presente tre particolari: primo che ci raccontano solo quello che vogliono perchè lì l'informazione non è libera, quindi sapremo se hanno isolato nuove varianti solo vivendo. Poi dopo un lockdown in cui sparavano a chi non lo rispettava, per motivi economici, hanno dovuto dare la molla alla popolazione senza, però, essere riusciti a vaccinarli. O meglio somministrando al 40% scarso della popolazione un vaccino praticamente inefficace. Il Sinovac dà una copertura del 40% mentre il nostro vaccino arriva al 92% di efficacia: il discorso cambia parecchio. Quindi sono riusciti a tenere buona l'infezione per due anni non facendo uscire la gente da casa ma ora, senza un vaccino efficace, sta accadendo quello che è accaduto a noi due anni fa".

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