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Cronaca

Crac Aeradria, il Tribunale di Rimini restituisce il denaro sequestrato a Cagnoni

Nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento della società di gestione del "Federico Fellini", al presidente della Fiera di Rimini erano stato sequestrato mezzo milione di euro

Dopo la conferma dei sequestri per gli ex vertici societari di Aeradria e alcuni amministratori pubblici riminesi, arrivata lo scorso 19 aprile da parte del Tribunale del Riesame di Rimini in merito al fallimento dell'ex società di gestione dell'aeroporto 'Federico Fellini' che ha riconfermato il provvedimento del marzo del 2015, una nuova decisione arriva da parte del gup Vinicio Cantarini che ha accolto le richieste degli avvocati di Lorenzo Cagnoni. Al presidente di RiminiFiera, che si era visto sequestrare la somma di 500mila euro, è stato restituito tutto il denaro. Sono state qundi accolte le richieste dei legali di Cagnoni, gli avvocati Cesare e Roberto Brancaleoni, che hanno sottolineato come "sin dall'esecuzione del sequestro abbiamo sostenuto, sulla base di recente giurisprudenza della Suprema Corte, che il sequestro non può essere moltiplicato per il numero degli indagati, come invece avvenuto in questo processo, e che al nostro assistito era stata ingiustamente sequestrata l'intera somma.
Ora il gup, peraltro con il parere favorevole della Procura, ha condiviso la nostra posizione ed ha finalmente disposto la restituzione. Restiamo comunque convinti che verrà in seguito acclarata la piena innocenza del nostro assistito e verrà disposta la restituzione anche del residuo in sequestro, se è vero che la Suprema Corte, con la sentenza n. 1130/16, depositata il 13.01.2016, ha affermato: 'certamente poi non può essere ravvisata, allo stato, la responsabilità del presidente della Palazzo dei Congressi (Cagnoni) per il fatto che altri contratti erano simulati, atteso che quello oggetto di contestazione era reale e sembra aver avuto esecuzione'”.

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