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Cronaca

Crac Mercatone Uno, tutti assolti i 6 imputati di bancarotta fraudolenta

Nel processo a Bologna con il rito abbreviato la Procura aveva chiesto la condanna per la sparizione di 300 milioni di euro

Sono stati assolti perché "il fatto non sussiste" i sei imputati nel processo a Bologna con il rito abbreviato per il crac di Mercatone Uno. Il reato contestato era bancarotta fraudolenta per distrazione. La Procura aveva chiesto condanne fino a 4 anni e 4 mesi per l'ex amministratore Giovanni Beccari, e per Micaela e Susanna Cenni, due delle tre figlie di Romano Cenni, il fondatore di Mercatone Uno, morto nel 2017. Per l'altra figlia Elisabetta era stata chiesta una condanna di 2 anni e 8 mesi. Erano poi state chieste pene di 2 anni per l'ex consigliere Ilaro Ghiselli e di 2 anni, 2 mesi e 20 giorni per Gianluca Valentini, figlio di Luigi, altro fondatore di Mercatone Uno. Dopo che il Gup Domenico Truppa ha letto il dispositivo della sentenza, alcuni imputati, commossi, hanno abbracciato i difensori. Stando a quanto ricostruito all'epoca dalla Guardia di Finanza, i sei avrebbero attuato, dal 2005 al 2013, diverse operazioni societarie per depauperare l'azienda, arrivando a sottrarre nel tempo 300 milioni di euro alla società. 

"Non posso che esprimere la mia più grande soddisfazione per il riconoscimento dell'assoluta innocenza di Gianluca Valentini, della sua famiglia, oltre che dell'intero "Gruppo Valentini" - ha commentato l'avvocato Paolo Righi che, insieme al professor Filippo Sgubbi del Foro di Bologna, ha difeso il patron dell'azienda e il padre, anche lui indagato ma non processato per gravi problemi di salute. - L'operazione immobiliare era ed è sempre stata assolutamente lecita, pianificata e concordata con tecnici e consulenti di spessore nazionale; anche il perito del Tribunale e lo stesso Magistrato Giudicante sono giunti alle medesime conclusioni, a riprova della totale liceità delle operazioni eseguite dalle famiglie Valentini e Cenni. Più che di "vittoria" o di "sorpresa" per questa assoluzione con formula piena "perché il fatto non sussiste", io parlerei di pieno riconoscimento della innocenza degli imputati, vista la totale assenza di atti distrattivi od altre operazioni in danno dei creditori. Questo risultato è anche un riconoscimento per Luigi Valentini, padre di Gianluca e fondatore delle "Industrie Valentini", il quale non ha potuto difendersi dal processo e nel processo, a causa delle sue condizioni di salute".

"Ennesima beffa per i cittadini coinvolti dal crac di Mercatone Uno - tuonana Federconsumatori - che, dopo la vera e propria doccia fredda giunta con l’annuncio del Curatore fallimentare che, a dicembre, ha comunicato a clienti e creditori che i prodotti già acquistati e pagati non sarebbero stati consegnati, oggi apprendono che tutti i vertici dell’azienda sono stati assolti. Il capo di imputazione formulato era la bancarotta fraudolenta per distrazione, ma il Gup ha pronunciato sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste”. Sono circa 20.000 le famiglie che a causa del fallimento dell’azienda hanno subito una grave perdita economica e, ora, non potranno ottenere alcun ristoro. Per questo torniamo a chiedere al Ministro dell’Economia Gualtieri e al Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli di incontrare le Associazioni che rappresentano gli interessi dei cittadini, al fine di individuare degli strumenti idonei ad affrontare la situazione e a tutelare i diritti delle famiglie".

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