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Cronaca

Crack di Aeradria, spuntano nuove accuse per gli amministratori indagati

La magistratura ipotizza anche il reato di finanziamenti illecitamente concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o della Comunità Europea

Nuovo vespaio sull'indagine della Procura di Rimini sul fallimento di Aeradria, la società che gestiva l'aeroporto "Fellini", che vede indagate 9 persone con le accuse di associazione per delinquere. Tra questi ci sono il presidente Aeradria Massimo Masini, il vice Massimo Vannucci, il presidente della Provincia Stefano Vitali, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, l'ex sindaco Alberto Ravaioli, l'ex presidente della Provincia Nando Fabbri, il presidente della Fiera Lorenzo Cagnoni. “Ravaioli, Fabbri, Vitali, Gnassi hanno firmato per l'aeroporto (le famose lettere di patronage) atti che erano pubblici, alla luce del sole. Atti che servivano a salvare il Fellini: i benefici portati a Rimini dall'aeroporto in questi anni sono sotto gli occhi di tutti”, ha detto il deputato Tiziano Arlotti. Grave che la magistratura li accusi, aggiunge. Il segretario del Pd Juri Magrini ne ha per il curatore fallimentare di Aeradria, Renato Santini e per la nuova società di gestione. “In questa vicenda mi pare che ogni protagonista sia più attento a tutelare la propria parte che a lavorare per la riapertura del Fellini, che ancora tarda ad arrivare”, dice.

Nel mezzo della tempesta investigativa sulla fallita società di gestione dell’aeroporto di Rimini, Gnassi punta il suo riflettore sul ricorso presentato al Tar dal curatore Santini per chiedere l’annullamento del bando Enac, che non impone un indennizzo ai vincitori per Aeradria. Secondo Gnassi non si tratta di un atto dovuto, ma di un impedimento formale che blocca la riapertura dell’aeroporto. Mai senza l’aeroporto. Contro le parole del sindaco Gnassi a un convegno sul turismo venerdì a Bologna, si scaglia Carla Franchini dei 5Stelle. Gnassi ha ripetuto che con un buon collegamento di altavelocità con Bologna, Rimini potrebbe fare a meno dell’aeroporto. Franchini stupita ha fatto notare: Gnassi ha sempre detto il contrario.

Nel nuovo capitolo dell'indagine è emerso che i 9 indagati dovranno anche rispondere di aver ottenuto dei finanziamenti illecitamente concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o della Comunità Europea. L'ipotesi della magistratura, infatti, è che tali finanziamenti non potevano essere ottenuti da Aeradria a causa del suo bilancio fortemente in passivo ma, per aggirare la Legge, i soldi pubblici arrivavano nelle casse di società collegate che, a loro volta, li utilizzavano per ripianare i debiti della stessa Aeradria.

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