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Le mani della malavita su Cattolica, in città la centrale del riciclaggio

Operazione Darknet della Guardia di Finanza di Rimini, allarme per le infiltrazioni nel tessuto economico della provincia

Operazione Darknet della Guardia di Finanza di Rimini che, all'alba di martedì, ha stroncato un sodalizio della criminalità organizzata in 15 provincie italiane e, in particolare, a Cattolica. Un'attività nata nel riminese e che, successivamente, si è allargata a tutto il Paese. Le indagini sono partite nel 2017 quando è emersa, nella Regina, la nascita di un'organizzazione che si stava iniziando a infiltrare sul territorio con l'apertura di una pizzeria. A guidare il sodalizio criminale, secondo le Fiamme Gialle, ci sarebbe Giovanni Iorio, già noto alle forze dell'ordine e sottoposto alla sorveglianza speciale, cognato di Vincenzo Sarno capo dell'omonimo clan. Altra figura di spicco è Luigi Saverio Raucci, coinvolto nel traffico di armi e genero di Enrico Zuppo quest'ultimo ritenuto appartenere al clan dei Casalesi e cugino di Iorio. Antonio De Martino, secondo le indagini, sarebbe stato il "volto pulito" dell'associazione e incaricato di gestire le varie attività di cui Iorio e Raucci sarebbero i veri dominus.

Le indagini

Accanto a questi gli inquirenti delle Fiamme Gialle hanno individuato altri due livelli: il primo costituito da quelli che avrebbero messo le loro attività al servizio del sodalizio criminale e composto da Salvatore Zupo, Francesco Cercola, Pasquale Coppola e Tania Ginevra. Il secondo, invece, era composto da oltre 30 persone che fungevano da prestanome e che venivano "reclutate" tra parenti e amici. Delle 8 misure cautelari, 4 sono state eseguite a Cattolica (2 in carcere e 2 ai domiciliari), 2 a Parma (1 in carcere e 1 ai domiciliari), una a Napoli (carcere) e 1 Andria (carcere)

Nel corso delle indagini sarebbe poi emerso che Iorio e Raucci, pur avendo una situazione patrimoniale ai limiti dell'indigenza, avevano una disponibilità economica molto elevata. Secondo le intercettazioni questa deriverebbe dalla loro partecipazione occulta in numerose società e gestite dai prestanome con quella che si sospetta potesse essere la connivenza del commercialista Coppola. Secondo le indagini, Iorio e Raucci drenavano poi gli utili attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per centinaia di migliaia di euro. Altre società, che sarebbero sempre riconducibili ai due dominus, erano riuscita a ottenere tramite quelle che gli inquirenti definiscono "pratiche corruttive" l'esecuzione di lavori pubblici all'interno della Stazione Sperimentale per l'industria delle Conserve Alimentari (Ssica) di Parma, fondazione pubblica interamente controllata dalla Camera di Commercio. I proventi, infine, sarebbero stati riciclati utilizzando la sala scommesse di Cattolica, gestita da Tania Ginevra, che avrebbe simulato in più occasioni delle vincite. 

Il procuratore: "A Rimini alto rischio di infiltrazioni malavitose"

"Un'operazione molto importante - ha dichiarato il Procuratore antimafia della Dda di Bologna, Amato - alla luce delle indagini fatte sul monitoraggio del territorio. La presenza della criminalità organizzata non è pi portata avanti con intimidazioni e violenze ma attraverso l'impiego di capitali. Abbiamo contestato agli indagati il reato di associazione a delinquere con l'utilizzo di metodi mafiosi. Cambia il tipo di reati, che diventano di natura economica, commessi da persone "pulite" ma legate alla malavita con il riciclaggio e l'autoriciclaggio di proventi illeciti. Attività che, per essere scoperte, serve la compentenza della Guardia di Finanza. In provincia di Rimini c'è la presenza di soggetti ispiratori delle politiche criminali ai quali si aggiungono ulteriori figure che fungono da prestanome e diventano lo strumento per il consumo dei reati. Una sala giochi di Cattolica serviva come strumento per "ripulire" i proventi attraverso la simulazione di alcune vincite. Un territorio come questo, potenzialmente ricco ma allo stesso tempo in crisi per il post-covid, c'è l'alto rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Le imprese e l'imprenditoria pulite sono quelle più danneggiate da questa situazione a causa della concorrenza sleale messa in campo dai sistemi criminali".

"Ottimo rapporto di collaborazione con la Dda - ha aggiunto il Procuratore di Rimini, Melotti - per questa operazione iniziata col mio predecessore. Forte attenzione a tutti quei reati spia che segnalano la presenza della criminalità organizzata che si inserisce nei settori del turismo e degli appalti. Uno degli imputati è un commercialista e sono stati i suoi stessi colleghi a segnalare alla Guardia di Finanza e alla Procura i comportamenti sospetti".

L'Ordine dei Commercialisti: "Professionista sospeso"

L’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rimini spiega di aver "appreso dai media che un professionista è coinvolto nell’operazione ‘Darknet’ condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, relativa a reati di riciclaggio di denaro e corruzione. Il nome del commercialista pubblicato dalla stampa, Pasquale Coppola, si conferma iscritto all’Ordine di Rimini, dal quale però risulta sospeso e quindi al corrente di non poter esercitare la professione". L’Ordine dei Commercialisti di Rimini esprime massima fiducia nell’operato delle forze dell’ordine, in modo da poter definire in tempi rapidi le responsabilità del professionista. “Le colpe che leggiamo gli vengono addebitate e l’ambito nel quale sarebbe coinvolto – spiegano dall’Ordine – lasciano senza parole. Confidiamo nel lavoro della Guardia di Finanza affinché tutto venga ben definito, pronti ad ulteriori provvedimenti nel rispetto del nostro severo codice disciplinare e a tutela della reputazione di una categoria professionale già alle prese con un frangente delicato e di grande difficoltà”.

Le reazioni politiche

“Desidero rivolgere pubblico ringraziamento ai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, alla procura della Repubblica di Rimini, alla Direzione distrettuale antimafia e al Gi.Co. di Bologna per la brillante operazione ‘Darknet’, messa a segno nei confronti della criminalità organizzata in Italia e sulla riviera romagnola - ha dichiarato il sindaco, Andrea Gnassi. - Un lavoro d’indagine capillare, una vasta operazione di polizia, frutto della grande collaborazione tra inquirenti e organi investigativi, che rappresenta un duro agli affari della camorra e alla sua penetrazione in diverse attività ‘legali’ riciclando i proventi di azioni criminali. Continua dunque il lavoro incessante dell’autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine per contrastare l’aggressione della criminalità organizzata alle aree ricche del Nord Italia. Un’attenzione costante, ancora più necessaria in questa fase in cui l’epidemia e il lockdown sta mettendo in grave crisi imprese e aziende, rendendole più vulnerabili all’assalto della delinquenza. Come abbiamo fatto in questi atti con dichiarazioni, protocolli e azioni, rivendichiamo la necessità di non arretrare di un millimetro nel contrasto investigativo e ‘culturale’ nei confronti della criminalità. A partire dal primo passo: non negare che il fenomeno riguardi solo regioni e territori che non sono quelli in cui viviamo. La lotta alla camorra, alla mafia si nutre di trasparenza e consapevolezza, di responsabilità e coraggio collettivo. Insieme a questo le inchieste e la collaborazione piena tra istituzioni e forze dell’ordine. Quella che da tempo abbiamo a Rimini e che si concretizza in numerose iniziative sinergiche”.

“Voglio esprimere un ringraziamento pubblico agli uomini delle Forze dell’Ordine che quotidianamente lavorano per contrastare la criminalità organizzata”. Il Sindaco di Cattolica Mariano Gennari interviene commentando la notizia odierna riguardante l’operazione anti-camorra denominata “Darknet”. “Una indagine importante che permetterà di illuminare zone d’ombra pericolose, contrastando così le infiltrazioni sul territorio. Un colpo alle attività della camorra radicate in più regioni d’Italia che attraverso svariate operazioni riusciva a riciclare, sul territorio della Riviera Romagnola, proventi di azioni criminali. Si conferma, ancora una volta, la professionalità e la capacità investigativa dell’autorità giudiziaria e delle forze di polizia. La criminalità in questo periodo difficile non smette di operare alla ricerca continua di nuove occasioni di espansione per i propri profitti. Anzi, le difficoltà economiche derivanti dalla ripartenza acuiscono questo pericolo. La società civile, la comunità sana, è al fianco degli uomini di legge. Le istituzioni tutte, loro per prime, non possono voltarsi indietro ma debbono coltivare la voglia di legalità e la forza della coscienza comunitaria. Negli ultimi anni si è registrato un cambiamento di impostazione nei metodi di controllo del territorio da parte della criminalità organizzata. Dall'intimidazione “fisica” si è passati a forme importanti di “riciclaggio”. In questa zona grigia, il lavoro capillare e sempre più informatizzato della Guardia di Finanza dà maggiore sicurezza al tessuto positivo del nostro territorio. Solo camminando insieme possiamo contribuire a sconfiggere episodi di malaffare”.

“Desidero esprimere tutta la mia soddisfazione – dichiara il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi -  per l’operazione anti-camorra denominata Darknet, effettuata alle prime luci dell’alba dalla Guardia di Finanza di Rimini, a cui va un grande ringraziamento, a nome mio e di tutto il territorio provinciale. Questa operazione ha condotto ad arresti per associazione per delinquere di stampo mafioso e per diversi reati finanziari che vanno dalla corruzione al riciclaggio. Sono stati posti sotto sequestro 17 aziende e beni per oltre 30 milioni di euro. Tutto questo evidenzia la pericolosità di una rete criminale ramificata in diverse regioni d’Italia, legata ai clan dei casalesi e dei Sarno, con infiltrazioni in molteplici settori dell’economia locale. E dimostra quanto sia necessario tenere alta la guardia per proteggere il tessuto della nostra economia. Oggi più che mai, in una fase così delicata come quella post Covid, tutti noi, a partire dalle Istituzioni, dobbiamo essere vicini alle nostre imprese e aiutarle in ogni modo, e dobbiamo collaborare con le forze dell’ordine che ogni giorno dimostrano di essere le migliori che ci siano.”

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