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Cronaca

Nel riminese una società edile gestita dalla 'ndrangheta

Operazione Aemilia della Guardia di Finanza di Cremona che ha confiscato beni per 55 milioni di euro alla malavita organizzata

Ci sono anche le quote societarie della società di gestione di una società edile (che però riporta un codice Ateco riconducibile a un bar) nel maxi sequestro della Guardia di Finanza di Cremona che, con l'operazione Aemilia, ha confiscato beni per 55 milioni di euro alla malavita organizzata. Un provvedimento definitivo  adottato dalla corte d’Appello di Bologna e confermato dalla Cassazione di beni, disponibilità finanziarie, e quote societarie per circa 55 milioni di euro scaturito da ulteriori sviluppi dell'inchiesta ribattezzata 'Aemilia', che "ha visto coinvolta una compagine ‘ndranghetista operante da anni nel territorio emiliano, nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza".

Gli ulteriori approfondimenti investigativi svolti su delega della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, "hanno consentito di portare alla luce molteplici reati di natura economica, tra i quali l’usura e le frodi fiscali di cui si sono fatti promotori diversi imprenditori i quali, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti regolate tramite i canali finanziari ufficiali, hanno consentito all’organizzazione criminale di fornire finanziamento a tassi usurai ad imprese in difficoltà economica, le quali, sovente, venivano di seguito assorbite dalla struttura criminale che ne assumeva il controllo; riciclare capitali di provenienza illecita; godere di indebite detrazioni fiscali e reperire liquidità per le svariate esigenze dell’organizzazione mafiosa".

Il provvedimento patrimoniale eseguito, che si aggiunge alle confische da oltre 61.500.000 euro già operate (l’ultima di circa 4,5 milioni eseguita nello scorso novembre), consentirà di acquisire in via definitiva al patrimonio dello Stato: quattro immobili in provincia di Bologna, 48 immobili in provincia di Crotone; sei in provincia di Mantova; 46 in provincia di Modena; 11 immobili in provincia di Parma; 62 immobili in provincia di Reggio Emilia e due in provincia di Verona, per un totale complessivo di 179 beni immobili. E ancora 10 società di capitali e 6 società di persone operanti nel settore dell’edilizia, logistica, consulenza alle imprese e ristorazione, nelle province di Aosta, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Crotone per un totale di 16 società; 31 auto e due moto, altri automezzi e oltre 40 conti correnti per un valore complessivo stimato di circa 55 milioni di euro. Alle operazioni di esecuzione del provvedimento, oltre a personale del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cremona hanno preso parte anche finanzieri di Crotone, del gruppo Aosta e del gruppo Rimini.
 

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