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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Crisi della pesca, sindaco e assessore scrivono al ministro: “Urge risposta tempestiva dalle istituzioni nazionali"

Sadegholvaad e Montini alla Lamorgese: "Occorre garantire la sicurezza dei nostri porti e dei nostri operatori”

La crisi degli operatori della pesca italiani è esplosa in tutta la sua complessità. Una situazione grave, con ripercussioni per centinaia di famiglie e imprese anche del riminese, che ha spinto il sindaco Jamil Sadegholvaad a scrivere al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese affinché si intervenga, e in tempi celeri, a supporto dei pescatori ed evitando l’inacerbirsi di un clima “al limite della tensione sociale”. I recenti e vertiginosi rincari del gasolio, che hanno reso impossibile e antieconomico portare in mare i pescherecci, hanno aggravato una crisi con cui il settore sta facendo i conti da anni, fino a registrare nelle varie marinerie italiane atti di intimidazione che mirano all’impedimento dell’attività di pesca.   

  Nella lettera, sottoscritta dai diversi sindaci della costa emiliano-romagnola, si chiede infatti prima di tutto tutela e garanzia per chi vuole riprendere a pescare. “Temiamo – scrivono – per l’incolumità delle persone che potrebbero essere oggetto di violenza privata, senza che ciò possa in alcun modo rappresentare uno strumento per la tutela delle legittime istanze degli operatori della pesca professionale, che hanno tuttavia bisogno di soluzioni che consentano di continuare a lavorare producendo reddito anziché accumulare perdite. Urge una tempestiva risposta, un segnale chiaro delle istituzioni nazionali, regionali e territoriali invitando le imprese del settore a riprendere l’attività e garantendo un cordone di protezione e di sicurezza a quelle imprese che già intendono uscire in mare”.   

  “A Rimini al momento non si sono verificati episodi gravi come invece purtroppo si è assistito in altre marinerie – commentano il sindaco Jamil Sadegholvaad e l’assessora alla blue economy Anna Montini – ma la prosecuzione del blocco dei pescatori, la chiusura del mercato ittico, i banchi desolatamente vuoti del mercato coperto delineano un quadro preoccupante, che può portare all’esasperazione di operatori di un settore fondamentale per questa categoria, soprattutto in assenza di segnali di supporto e di vicinanza da parte del governo. E, aggiungiamo, il settore della pesca è fondamentale anche per l'intera filiera turistica e del food. Servono dunque misure urgenti per garantire la sicurezza dei nostri porti e mettere i pescatori nelle condizioni di poter tornare in mare”.   

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