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Cronaca

Crisi delle Industrie Valentini: si vanno precisando le procedure liquidatorie e lo stato delle offerte

Venerdì 5 febbraio l’azienda presenta in Tribunale il Concordato liquidatorio, in lizza un imprenditore marchigiano intenzionato a rilevare il ramo produttivo e a rilanciare il settore

Nuova riunione del tavolo a distanza convocato dalla Regione Emilia Romagna per discutere delle Industrie Valentini. Hanno partecipato: per la Regione Emilia Romagna Roberto Poli staff assessorato al lavoro, Stefano Mazzetti staff crisi aziendali, per la Provincia di Rimini Simone Gobbi, per il Comune di Rimini l’assessore Mattia Morolli, per l’azienda Gianluca Valentini e l’ingegnere Luca Peli, per la CGIL territoriale la Segretaria generale Isabella Pavolucci, per la Fillea CGIL di Rimini Renzo Crociati, Roberto Casanova per la Filca Cisl Romagna e la RSU aziendale. Venerdì 5 Febbraio l’Azienda presenta in Tribunale il Concordato liquidatorio e lo stato delle offerte. Tra le proposte, è stata segnalata la disponibilità di un imprenditore delle Marche, già operante nel settore del legno, intenzionato a rilevare il ramo produttivo e a rilanciare il settore.

Dalle anticipazioni legate a questa ipotesi, e in attesa dell’asta competitiva, i 130 lavoratori in produzione dovrebbero essere tutti riassunti, mentre i restanti 19 verrebbero dichiarati in esubero, ma si tratta ancora di ipotesi tutte da discutere. L’altra data già calendarizzata è l’8 Febbraio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per definire l’accordo di Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività e valevole per 12 mesi. Ricordiamo che il 7 febbraio scadrà la Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale iniziata l’8 giugno 2020.

Il tema della garanzia di una copertura economica per i lavoratori è stato posto a più riprese dai rappresentanti sindacali tenendo conto che la procedura non prevede l’anticipo della Cassa da parte dell’Azienda ma il pagamento diretto dell’INPS e i tempi non sono immediati. Abbiamo chiesto pertanto che Azienda e Tribunale trovino una soluzione nell’ambito delle norme.  Contestualmente l’altro percorso che è stato sollecitato è quello che le Istituzioni avviino un confronto con gli Istituti di Credito affinché concedano da subito un anticipo dell’indennità di Cassa. Altre garanzie sono state chieste sui livelli occupazionali e rispetto alle condizioni contrattuali che verranno applicate, nonché sul nuovo piano industriale di rilancio.

"L’azienda - ha affermato il segretario della Filca CISL Roberto Casanova - ha confermato la presentazione domani del piano liquidatorio, ma ha anche comunicato l'arrivo di una richiesta di acquisizione da parte di un noto imprenditore pesarese del settore del mobile, interessato alla parte produttiva e in parte a quella impiegatizia, che riguarderebbe un totale di 130 lavoratori sui 149 attuali. Come FILCA CISL abbiamo manifestato soddisfazione per questa richiesta di acquisizione che dovrà concretizzarsi tramite un’asta competitiva del tribunale, ma nello stesso momento siamo preoccupati per quei lavoratori che, a dire dell'azienda, non rientrerebbero nel progetto. Per noi non esistono lavoratori di serie a e di serie b. Avvieremo quindi un incontro il prima possibile col nuovo imprenditore. Nel frattempo abbiamo sottoscritto un accordo di incentivi all'esodo su base volontaria con l’azienda, che ha trovato una risposta per un numero inferiore alla differenza dei dipendenti attuali e quelli a cui dichiara essere interessato il nuovo proprietario. Insieme all’azienda come sindacati abbiamo ottenuto l’avvio di politiche attive e della cassa integrazione straordinaria dal 8 febbraio di 12 mesi per cessazione dell'attività. Ma nell’incontro di oggi abbiamo chiesto alle Istituzioni  di anticipare il trattamento di cassa integrazione tramite gli istituti di credito, per evitare che i lavoratori debbano aspettare ancora altri 3-4 mesi senza stipendio. La Regione oggi si è detta disponibile a seguire questa strada e si è impegnata a riconvocare il tavolo a breve per valutare gli sviluppi”.

Al termine del tavolo regionale di crisi l'assessore del Comune di Rimini, Mattia Morolli, e il consigliere della Provincia, Simone Gobbi hanno dichiarato: “Esprimiamo soddisfazione per il risultato in via di definizione. L'offerta presentata da un importante imprenditore italiano del settore, da un lato, infatti, permette di dare continuità ad un'azienda storica del nostro territorio, dall’altro di mantenere la governance in mano ad una realtà locale. Anche il risultato in termini di salvaguardia dei posti di lavoro, cosa per noi prioritaria, è fondamentale, e a tale riguardo auspichiamo che anche la dozzina di persone rimaste fuori dall'accordo (sui 149 dipendenti complessivi) trovino una soluzione soddisfacente. Siamo disponibili ad avviare da subito un confronto con le banche coinvolte, allo scopo di permettere ai lavoratori rimasti in cassa integrazione straordinaria di ricevere in tempi brevi le anticipazioni spettanti. In un momento di crisi come questo, infatti, per noi è fondamentale che nessuno venga lasciato indietro e che venga riconosciuta dignità a tutti i lavoratori coinvolti.”

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