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Cronaca

Crisi: la Caritas Rimini porta in spiaggia la lotta allo spreco di cibo

Cesare Giorgetti: "vogliamo dare un messaggio molto importante: Rimini non è solo divertimento, è anche un cuore di solidarietà"

Imparare a non sprecare cibo è possibile a Rimini anche sotto l'ombrellone. La Caritas della Diocesi della città di Fellini aderisce infatti alla campagna "Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro", coinvolgendo tra bagni, ristobar e albergatori, circa 600 operatori della costa. Così in una quindicina di punti verranno raccolti ogni mattina cibi non utilizzati, in particolare pane, pizze e brioche vuote, da destinare alla mensa che ogni giorno serve almeno 180 pasti, sempre più anche a italiani. Non solo: acquistando una t-shirt con i loghi della campagna stampati dai detenuti del carcere di Genova si darà un sostegno alle famiglie bisognose. E si potrà contribuire anche con la propria personale ricetta di un piatto da riciclo.

Dunque, spiega alla stampa Cesare Giorgetti, referente per la Caritas di Rimini, la campagna ha due scopi: sensibilizzare sul tema dello spreco di cibo giovani e famiglie da un lato; costruire azioni concrete per aiutare le persone dall'altro. "La sfida - sottolinea - è fare passare questo messaggio in rivera dove il turismo porta ad avere poco voglia di pensare agli altri". La campagna è partita nell'ottobre scorso coinvolgendo 72 classi e circa 1.500 alunni delle scuole primarie e secondarie per fare riflettere, spiega l'operatore Alberto Cavalli, sullo spreco e insegnare la regola delle '5 R': riciclare, ridistribuire, ridurre, ripensare, riutilizzare. Dai ragazzi, aggiunge la collega Alice Foiera, sono arrivate diverse idee e progetti, dalla colletta alimentare nelle scuole alla raccolta di indumenti.

Quattro istituti hanno partecipato alle "Merende dei popoli" e a tutti e' stato consegnato un decalogo, dieci semplici regole da applicare tutti i giorni. Per l'estate sono previsti anche laboratori nei parchi per i più piccoli e alla fine tutto finirà in un libro, comprese le ricette da riciclo dei turisti raccolte nei bagni. "Vogliamo dare un messaggio molto importante - tira le fila Giorgetti - Rimini non è solo divertimento, è anche un cuore di solidarietà". Con la Caritas ci sono circa 600 operatori del litorale. "Siamo vicini al tema e questa è una campagna molto concreta", spiega l'adesione Pietro Borghini di Confcooperative, mentre il presidente del consorzio Bagnini, Mauro Vanni, che da qualche anno promuove la spiaggia come "corpo unico", sottolinea che fare turismo significa anche impegnarsi nel sociale". Antonio Guarini, direttore dell'Aia, rimarca invece che "per la prima volta siamo tutti insieme in un progetto. Speriamo di farne altri".

(Agenzia Dire)

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