rotate-mobile
Cronaca

E' un giorno storico per le cure pediatriche, inaugurato il reparto di neuropsichiatria infantile

La spesa complessiva dell'intervento ha totalizzato indicativamente 220.000 euro di manutenzione straordinaria e 15.000 euro di arredi

Giornata storica per l'area materno infantile dell'ospedale Infermi di Rimini. E’ stato inaugurato giovedì (13 ottobre) il nuovo reparto di Neuropsichiatria Infantile di Rimini in presenza tra gli altri di Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia Romagna, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, Tiziano Carradori, direttore Generale Ausl Romagna, Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna e Francesca Raggi, direttore Medico dell’Ospedale Infermi di Rimini. “L’apertura di questo nuovo reparto –  ha sottolineato Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute - è una delle risposte che la Regione Emilia-Romagna sta dando per affrontare le gravi situazioni di sofferenza e di psicopatologia che investono i preadolescenti e gli adolescenti oggi. Le nostre analisi mostrano un quadro complesso, che richiede un urgente intervento. Proprio per questo abbiamo impostato un piano di intervento che coinvolge tutte le Aziende sanitarie della nostra regione e di altre regioni italiane, per costruire percorsi facilitati ed efficaci e che rispondano ad un bisogno di salute dei nostri ragazzi e ragazze. Ed è’ proprio in questa direzione che vanno i servizi che oggi inauguriamo”.

All'Ospedale di Rimini inaugura il nuovo reparto di Neuropsichiatria infantile

"Pur in una fase difficilissima della sanità italiana – ha dichiarato Jamil Sadegholvaad,  sindaco di Rimini  - va avanti con forza quel progetto di servizi sanitari eccellenti e integrati portato avanti dalla Regione insieme all'Ausl Romagna e agli Enti locali. Rimini si conferma polo di tutto ciò che ruota intorno alla cura della natalità e dell'infanzia, affermando nella concretezza il senso di una programmazione moderna e soprattutto mai ferma, dinamica, capace di interpretare i problemi e le soluzioni di una società in cui il ciclone Covid ha messo in crisi molti dei pilastri sui quali poggiava in precedenza il Servizio Sanitario Nazionale".

“Questa inaugurazione – ha precisato Tiziano Carradori,  direttore generale dell’Ausl Romagna – non è che un altro tassello sui servizi al territorio che il servizio sanitario e sociale di questa terra è riuscito a realizzare, grazie anche alle proficue sinergie instaurate con le comunità. Inoltre il tema della salute mentale risulta particolarmente importante ed attuale, soprattutto per l’incremento di casi cui abbiamo assistito in questi ultimi anni”.

“Nell’ambito del disegno di sistema Romagna –  ha spiegato la dottoressa Francesca Raggi, direttrice dell’Ospedale di Rimini -  all’Ospedale polispecialistico “Infermi” di Rimini è stata assegnata la vocazione distintiva di centro di riferimento per l’area materno infantile. In tale logica, l’Ospedale accoglie l’unica sede aziendale della chirurgia pediatrica, dell’oncoematologia pediatrica e un piccolo reparto di Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la cui degenza è stata finora collocata al piano terra del padiglione Flaminio, con una dotazione di 2 posti letto di degenza ordinaria e 1 di DH. Il ricovero presso tale reparto, particolarmente se conseguente a condizioni di emergenza-urgenza, ha lo scopo di consentire al minore un distacco dagli stressors dell’ambiente di origine (es.: famiglia, scuola, coetanei), con obiettivo di risoluzione della fase acuta di crisi. In virtù di ciò la peculiarità del Reparto della Psicopatologia dell’Adolescenza è quella di attuare un ricovero in assenza del caregiver, per favorire l’osservazione e l’inquadramento diagnostico. I criteri clinici di inclusione sono legati alla necessità di approfondire da un punto di vista diagnostico ed impostare o aggiornare eventuali trattamenti farmacologici in merito a specifici quadri clinici, quali ad esempio: esordi psicotici, disturbi d’ansia/disturbi depressivi/disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo con mancata risposta a terapie già avviate, disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta, gesti autolesivi fino a tentativi suicidari”.

Negli ultimi anni si è evidenziato un rilevante incremento delle richieste di diagnosi e intervento per disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, e ad un rapido cambiamento nella tipologia di utenti e famiglie e dei loro bisogni. In nessuna altra area della medicina si è assistito ad un aumento degli accessi ai servizi così rilevante, che in meno di dieci anni ha portato quasi al raddoppio degli utenti seguiti nei servizi di Npia e ad una prevalenza trattata due volte superiore a quella di una delle più comuni patologie pediatriche, l’asma infantile; 4 volte superiore a quella dei servizi di salute mentale adulti; 8 volte superiore a quella dei servizi per le dipendenze patologiche; 20 volte superiore a quella dell’area psicologica dei consultori. L’analisi dell’andamento degli accessi in Pronto Soccorso e dei ricoveri con diagnosi Npi, presso i reparti di Psichiatria, Pediatria e Npi, per pazienti 0- 17 anni compiuti, realizzata a cura del Controllo di Gestione aziendale, ha confermato l’incremento per gli anni 2018- 2021.

Il trend del periodo evidenzia un incremento degli accessi in PS, al netto del brusco calo durante il 2020, determinato dalla pandemia. Tale fenomeno emerge chiaramente osservando la pronta ripresa nell’anno 2021.L’andamento dei ricoveri risulta eterogeneo sui diversi territori aziendali, mostrando un differente impegno percentuale delle discipline di Pediatria e Psichiatria, oltre alla Neuropsichiatria infantile, che è presente solo sull’ospedale di Rimini.A completamento del quadro di fabbisogno per la popolazione romagnola, è stata indagata la mobilità passiva nel triennio di riferimento per i ricoveri nella disciplina di Neuropsichiatria infantile: dalle estrazioni effettuate risulta rappresentare il 4% del totale dei ricoveri per la stessa disciplina, concentrati in massima parte presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

“A seguito dell’analisi dei tassi di ospedalizzazione nazionali e locali per i disturbi NPI – ha proseguito la dottoressa Raggi -  la Direzione Aziendale ha deciso di procedere all’ampliamento della suddetta struttura, incrementando la dotazione di posti letto da 2 a 6, prevedendo un percorso di presa in carico dei minori da tutti i territori aziendali, in collaborazione con le psichiatrie e le pediatrie in rete. Al fine di fornire una risposta tempestiva all’esigenza di incrementare la capacità di accoglienza, è stata individuata l’area ospedaliera precedentemente occupata dal reparto di Chirurgia Pediatrica, presso il primo piano dell’edificio “Monoblocco”, per una superficie totale pari a circa 370 metri quadrati. Tale idea ha consentito di disporre nell’immediato di 6 posti letto, prevedendo tuttavia alcuni interventi di adeguamento necessari a garantire la sicurezza della specifica tipologia dei pazienti, quali ad esempio: sostituzione delle cinghie con motore elettrico per apertura e chiusura delle tapparelle messa in sicurezza dei radiatori e dei controsoffitti, sostituzione delle porte di accesso alle camere di degenza con porte ad anta unica rinforzata, installazione di sistema di videosorveglianza e protezione di tutti i quadri elettrici, etc.
Il nuovo reparto sarà dotato di stanze singole, un spazio adibito alle attività educative, al lavoro di gruppo e individuale, uno spazio adibito al consumo dei pasti e/o merende e una stanza dedicata ai pazienti che afferiranno in regime di DH".

La spesa complessiva dell'intervento ha totalizzato indicativamente 220.000 euro di manutenzione straordinaria e 15.000 euro di arredi. Un aspetto estremamente rilevante è rappresentato dal potenziamento di professionisti richiesto in termini di personale infermieristico e di educatori professionali. Gli infermieri sono passati infatti da 6 a 13, mentre gli educatori professionali da 2 unità a 3".

Le donazioni

Il progetto ha visto il coinvolgimento di più associazioni, di seguito indicate, che continuano a supportare le attività dell’Unità Operativa, grazie al volontariato e a donazioni liberali.In particolare, l’Associazione Nuovi Sguardi Onlus, nata da genitori di pazienti presi in carico presso la Npi, ha partecipato con donazioni di arredi e complementi, del valore complessivo di circa 10.000 euro. All’umanizzazione del reparto hanno partecipato anche l’Associazione Smoke box Rimini e l’Associazione “Svalvolati dell'Adriatico”, che continuerà ad organizzare eventi per continuare a contribuire all’allestimento delle camere di degenza. È stato realizzato anche uno spettacolo di raccolta fondi, realizzato dalla Compagnia teatrale dilettantistica i Komodos, con il supporto organizzativo dell'Associazione Nuovi sguardi presso il Teatro degli Atti di Rimini. Infine il Rimini calcio, che ha partecipato con una erogazione liberale e la donazione di 3 televisori, ha espresso la disponibilità a continuare a supportare il progetto. Il coinvolgimento delle associazioni e dei privati porta certamente un valore aggiunto prezioso all’intervento pubblico con un supporto concreto alla realizzazione del programma, ma accresce soprattutto la visibilità del progetto, promuove la sensibilizzazione della popolazione alle psicopatologie dell’infanzia e dell’adolescenza e accresce il senso di appartenenza al nostro sistema sanitario, inteso sempre più come bene comune.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' un giorno storico per le cure pediatriche, inaugurato il reparto di neuropsichiatria infantile

RiminiToday è in caricamento