rotate-mobile
Cronaca

Da Confguide Rimini parte la lotta all’abusivismo nella professione

Il presidente provinciale Marco Torri: “Abbiamo segnalazioni che anche sul nostro territorio di numerose proposte di visite gratuite o ad offerta libera, che screditano la nostra professione"

La stagione turistica quest’anno è iniziata presto e con numeri molto interessanti: le città d’arte ed i borghi più rinomati vedono l’arrivo di grandi flussi di turisti sia italiani sia internazionali ed anche Rimini con il suo entroterra si sta ritagliando un ruolo di primo piano nel panorama dei centri d’arte. Questa pacifica invasione di turisti, misurabile a livello nazionale al 3% sull’incremento degli arrivi italiani e stranieri che già si registrava per Pasqua (+ 2,5%), porta con sé però un segnale di allarme per il dilagante abusivismo che mette gli ignari turisti nelle mani di sedicenti “guide turistiche”. La denuncia di tali abusi nell’ultimo mese è cresciuta del 29% – segnala l’Osservatorio di Confguide, una delle importanti ed attive associazioni di professionisti aderenti a Confcommercio Professioni, riunitosi pochi giorni fa a Roma -”. Il fenomeno è presente in tutte le piazze d’Italia e Rimini non è certamente esclusa. Ad ingannare il visitatore sono espressioni accattivanti come, ad esempio, “free tours” o “greeters” che intercettano l’attenzione di visitatori inconsapevoli.

Marco Torri, presidente Confguide della Provincia di Rimini, evidenzia: “Oltre a queste proposte ingannevoli, sul nostro territorio ora si aggiungono anche i ‘tour ad offerta libera’ durante le celebrazioni dei 600 anni dalla nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta, proposte da figure che screditando il ruolo della guida professionale, non pagano le tasse e offendono professionalmente chi da anni lavora elevando il ruolo della guida attraverso abilitazioni e numerosi corsi di aggiornamento. Quando i colleghi mi hanno segnalato alcune iniziative ‘gratuite’ ho provato un forte imbarazzo per chi le propone. E’ evidente che non siano veri professionisti e che lo facciano solo come attività ‘tappabuco’, creando tuttavia pericolosi precedenti. Il servizio è generalmente di bassa qualità e non all’altezza, portato avanti con forme di pubblicità fastidiose e ingannevoli. A tutela dei visitatori e dell’immagine dell’Italia nel mondo (prima ancora che delle stesse guide turistiche), è necessario che gli organi deputati al controllo contrastino fermamente ogni forma di abusivismo. Come Confguide  non escludiamo l’avvio di un esposto in Procura: non verso ignoti, ma con nomi e cognomi. Per questo facciamo appello a tutti i player della filiera del turismo, affinché ci aiutino in questa lotta contro l’abusivismo per innalzare la qualità della nostra offerta turistica. Le guide turistiche per professione sono abituate a prendere per mano ogni tipologia di visitatore e di condurlo alla scoperta dell’immenso patrimonio storico e artistico, lasciandogli la voglia di tornare, ripetere e suggerire l’esperienza con enorme beneficio per tutta la filiera turistica”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Confguide Rimini parte la lotta all’abusivismo nella professione

RiminiToday è in caricamento