Vicenda dai risvolti boccaceschi quella che vede un facoltoso imprenditore riminese di 73 anni rinviato a giudizio per aver violentato una lucciola romena 33enne. La vicenda risale al pomeriggio 28 dicembre del 2012 quando l'uomo, al volante della sua Jaguar, si è trovato a passare lungo viale principe Amedeo e ha notato due procaci "signorine" che si vendevano in strada. L'anziano imprenditore si è così voluto regalare una "botta di vita" tanto da decidere di caricare entrambe le ragazze sulla fuoriserie per poi ripartire alla volta della sua lussuosa villa di Covignano. Una volta arrivati a casa, il terzetto si è spostato in camera da letto e a un certo punto l'imprenditore ha preteso un extra dalle due lucciole imponendo alle ragazze un rapporto lesbo. Una proposta che, alle due lucciole, non è piaciuta assolutamente tanto che quello che doveva essere un romantico pomeriggio di sesso si è trasformato in una furibonda lite tra le lenzuola. Ad avere la peggio sarebbe stata la romena 33enne che, stando al suo racconto, è stata violentata dal facoltoso imprenditore fino a quando la lucciola ha avuto la meglio sull'uomo riuscendo a scappare e a chiamare in suo aiuto le forze dell'ordine. Sul colle di Covignano sono così arrivate a sirene spiegate una pattuglia della polizia e una dei carabinieri oltre a un'ambulanza del 118. I sanitari hanno caricato la 33enne in ambulanza per portarla in pronto soccorso dove, i medici, l'hanno poi dimessa con una prognosi di 5 giorni. Nella mattinata di martedì. il 73enne è comparso davanti al gip Fiorella Casadei che, viste le accusa, ha rinviato a giudizio l'uomo per violenza sessuale aggravata.