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Cronaca

“Dalle primavere arabe al califfato dell’Isis. Cosa è andato storto?”

Due inviati speciali Domenico Quirico, La Stampa e Rodolfo Casadei, Tempi, incontrano 800 studenti delle scuole superiori per il progetto “Centro Anch’io” dell’Ufficio Scolastico Territoriale e della Consulta Provinciale degli Studenti di Rimini

Sono arrivati in 800 da otto differenti scuole superiori della provincia di Rimini, per ascoltare le testimonianza di  due giornalisti che operano sul campo e raccontano le storie di chi vive  sulla propria pelle avvenimenti che accadono lontano da noi e dalle nostre vite. Sul palco pronti a dialogare e confrontarsi i ragazzi, durante l’incontro “Dalle primavere arabe la califfato dell’Isis. Cosa è andato storto?”, indetto dell’Ufficio Scolastico Territoriale e della Consulta Provinciale degli Studenti di Rimini, Domenico Quirico del quotidiano “La Stampa” e Rodolfo Casadei, del settimanale, “Tempi”. Entrambi autori di reportage e servizi realizzati in Siria, Iraq e nei Paesi coinvolti dalla “primavera araba del 2010 e 2011.

Casadei e Quirico hanno sottolineato come il califfato Isis di Abu Baker al-Baghdad, nato il 4 luglio dello scorso anno tra Siria e Iraq, sia solo l’ultimo anello di una catena di avvenimenti con un origine lontana e a cui non abbiamo presentato alcuna attenzione. Rodolfo Casadei ha ricordato come le persecuzioni nei confronti di cristiani, caldei, yazidi siano esplose già dal 2004: “In quell’anno a Mosul abitavano 100 mila cristiani, nel 2010 erano diventati 12 mila, 200 mila dei 500 mila caldei della regione sono oggi profughi. La notte tra il 6/7 agosto dello scorso anno quando 300 mila persone tra cristiani e yazidi sono fuggite da Mosul: il momento in cui il mondo si è accorto di quanto stava avvenendo”. E ha accompagnato le sue parole con le foto di chi oggi vive in luoghi come il campo profughi di Erbil in Kurdistan: 4 mila tende da campo, dove sono stipate 30 mila persone.

Secondo Domenico Quirico la parola in grado di raccontare questa realtà è martirio: “Il martire accetta il suo destino, lascia all’assassino il monopolio della violenza, non lotta muore. I cristiani sono uccisi da chi cerca il martirio per conquistarsi il suo paradiso. I 200 mila morti in 4 anni solo in Siria, sono raccontati da un fotografia scattata nel 2012 ad Aleppo. Una vecchia donna va verso il fotografo trascinando una borsa con del pane. È sola e intorno a lei Aleppo le case, il quartiere sono completamente rasi al suolo. Ma è una realtà che interessa molto poco in Italia e Occidente”.

A chiudere l’incontro il commento di Franca Berardi, responsabile del progetto “Centro Anch’io” e dell’ufficio politiche giovanili del Provveditorato riminese: “Oggi sono arrivati in tanti e solo due giorni dopo aver convocato l’incontro avevamo chiuso le adesioni perché al Palacongressi avevamo solo 800 posti a disposizione, rispetto a richieste superiori alle 1500 persone. Il dato è una conferma di come gli studenti abbiano saputo scegliere un tema che sentono vicino e che vogliono conoscere meglio. E questo è uno degli obiettivi del nostro progetto, offrirgli strumenti per essere protagonisti, combattendo il disincanto e il disinteresse oggi tanto diffuso nella nostra società”.

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