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Cronaca

Rimini regina dell'estate. La stagione parte con le camere occupate al 73%. Crescono i turisti stranieri

Salutato un giugno da record, trend in crescita fino al 14 settembre, con un +14% di prenotazioni rispetto allo scorso anno. Il 30% dei turisti proviene dall'estero nonostante l'assenza del mercato russo

Nel periodo dal 1° giugno al 3 luglio il sistema ricettivo di Rimini ha fatto registrare una percentuale media del 73,4% di occupazione nelle strutture alberghiere. E girata la boa, in vista del previsionale (20 luglio-17 settembre) si va verso un +14% di occupazione rispetto allo stesso periodo del 2021, che già aveva regalato molte soddisfazioni. E’ questo il quadro che emerge dai dati diffusi mercoledì (20 luglio) in occasione del punto di metà stagione turistica organizzato nella casa comunale, alla presenza del sindaco Jamil Sadegholvaad, della presidente di Federalberghi Patrizia Rinaldis e della destination manager di Visit Rimini Valeria Guarisco.

I dati

Grazie al nuovo sistema di hospitality data manager Hbenchmark è possibile avere un quadro dettagliato di flussi e previsioni turistiche. “E’ stato probabilmente il miglior giugno di sempre”, è il sunto del bilancio. Un risultato che è stato reso possibile non solo per le favorevoli previsioni meteo ma anche per la qualità degli eventi proposti dal territorio. “In concomitanza degli eventi assistiamo a dei picchi, che generano poi ricchezza per tutto il comparto turistico”, spiega la presidente Rinaldis.

Ma quali sono stati i periodi con i maggiori picchi di presenze? Se la Pasqua ha regalato un indice di riempimento degli hotel pari al 70%, gli Alpini hanno raggiunto quota 80%, ma il primo vero “pienone” lo ha fatto registrare Rimini Wellness in contemporanea con il ponte del 2 giugno che ha portato gli hotel di Rimini al 95%. Per la Notte Rosa hotel pieni al 90%.

E in vista di Ferragosto? Attualmente stanze occupate all’80%, ma è sempre più frequente la prenotazione sotto data, questo comporterà che anche per il 15 agosto si va verso il tutto esaurito. Ma è il dato complessivo, fino a settembre, a rendere tutti fiduciosi: fino al 17 settembre stanze mediamente già prenotate, complessivamente, per il 58,7%, con un +14% rispetto al 2021.

Crescono i turisti stranieri

L’aspetto confortante è che se lo zoccolo duro è composto da un 70,2% di turisti italiani, gli stranieri sfiorano il 30% nonostante l’assenza sul panorama di due mercati forti per l’Adriatico come Russia e Ucraina. Si tratta di un +3-4% di presenze dall’estero. Da dove provengono i turisti? Per il 9,7% dalla Germania, seguita da un 2,8% di turisti svizzeri, 1,6% austriaci, 1,3% dal Belgio e un restante 14,4% da altre nazionali estere. Con mercati emergenti, uno su tutti quello della Cecoslovacchia.

EVENTI - Musica ancora protagonista a luglio e agosto

“Il vero trionfo è quello di registrare un 30% di presenze dall’estero – dice il sindaco Jamil Sadegholvaad -, al netto dei russi che non ci sono. Aspettiamo tutti i turisti italiani, in arrivo dalle nostre città, a braccia aperte. Ma avere anche una fetta di turismo dall’estero si tratta di presenze che spesso si fermano per più giorni e con maggiore capacità di spesa”.

“L’altro aspetto interessante – spiega la presidente di Federalberghi Patrizia Rinaldis -, è che c’è un alto tasso di fidelizzazione, la maggior parte dei nostri clienti sta prenotando attraverso i canali ufficiali e diretti degli alberghi. Solo un 24% attraverso app e piattaforme. Questo è un trend che si assiste solo a Rimini, in controtendenza rispetto al resto d’Italia”.

“Per quanto invece riguarda le escursioni, soprattutto i turisti stranieri – spiega Valeria Guarisco di Visit Rimini -, sono molto attratti dalle uscite in barca e dai luoghi dove poter degustare vini. Sempre in crescita anche l’interesse per visitare il centro città e i luoghi della cultura”.

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