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Lotta alla violenza sulle donne

Donne, violenze e maltrattamenti in aumento durante il lockdown: impennata di arresti

Dallo scorso anno sono 125 i casi denunciati, con 52 arresti e 76 denunce

Massimo impegno del comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri per fronteggiare ogni tipo di violenza contro le donne. Dallo scorso anno sono 125 i casi denunciati, con 52 arresti e 76 denunce. In particolare, alle 33 violenze sessuali per le quali si è proceduto, 11 persone sono state arrestate, mentre altre 15 sono state deferite alla magistratura.  Analoga situazione è riferibile ai casi di maltrattamento in famiglia, ove le 63 denunce ricevute hanno condotto all’arresto di 24 individui ed alla denuncia di 33 soggetti. Ultimo cenno, infine, agli atti persecutori, ove i 29 casi oggetto di segnalazione hanno sino ad ora generato arresti e deferimenti in stato di libertà, secondo la gravità dei casi. "I dati, in generale, risentono ancora degli effetti negativi introdotti dall’avvento della pandemia e dalle restrizioni imposte dai periodi di lockdown, dove si è assistito ad un aumento dei casi di violenza nei confronti di donne e di soggetti deboli, tre dei quali culminati, proprio in questa realtà territoriale, in efferati episodi di cronaca", spiegano dall'Arma.

Le iniziative

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite, in memoria dell’eccidio di tre sorelle, commesso nella Repubblica Dominicana nell’anno 1960 durante la dittatura Trujillo, l’Arma dei Carabinieri ha partecipato alla campagna transnazionale denominata “Orange the World”, mediante la simbolica illuminazione in arancione di quelle caserme della provincia, proprio ove sono ubicate le “Stanze” riservate alle audizioni delle donne vittime di violenze.

Nonostante la crisi energetica, infatti, l’Arma non ha voluto comunque rinunciare a questo segnale simbolico e lo ha fatto anche al fine di comunicare a tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo, il forte impegno che l’Arma dei Carabinieri profonde nel contrasto di tali crimini, fornendo alle vittime aiuto ed assistenza nel muovere il primo passo verso la libertà, sporgendo denuncia e facendo contestualmente diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”.

In tale contesto, altresì, si inseriscono sul piano delle collaborazioni Interistituzionali le ulteriori iniziative già realizzate dal comando provinciale, come l’utilizzo della “Stanza tutta per sé”, realizzata in collaborazione con il Soroptimst International - Club di Rimini, nonché l’istituzione di un corso introduttivo alla difesa personale, in sinergia con l’Amministrazione comunale di Rimini, il Centro Sportivo Italiano ed altre associazioni locali, con l’intervento di istruttori specializzati anche dell’Arma dei Carabinieri, rivolto a donne e giovani studentesse delle scuole secondarie di secondo grado del territorio, con l’obiettivo di potenziarne la consapevolezza e l’acquisizione di una maggior sicurezza personale nonché fornendo loro la conoscenza di tecniche base di difesa anche per la gestione della paura.

Si rappresenta, inoltre, che sul sito www.carabinieri.it , è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su: atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale ecc. Nella citata area tematica è possibile trovare anche il “Violenzametro”, un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata. Ecco il link dell’area tematica “codice rosso”: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso .

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