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Cronaca

Degrado alla stazione, Gnassi indica vision e obiettivi per rigenerare l’area

Il sindaco: "Abbiamo individuato una prima fase che comprende una serie di interventi che rendano dignitosa la zona"

ll futuro delle aree della stazione ferroviaria di Rimini è stato al centro del consiglio comunale di ieri sera. Un’occasione per dibattere sul recente Protocollo Tecnico d'Intesa sottoscritto da Comune di Rimini, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani S.r.l. e Regione Emilia-Romagna, che prevede la riqualificazione di una delle aree strategiche della città, a collegamento tra centro e marina, e un insieme di altri interventi a completamento della funzionalità urbana.

Nel suo intervento il sindaco Andrea Gnassi ha tracciato la cornice urbanistica in cui si inserisce il protocollo, guidato dal Masterplan redatto per l’area in cui si è indicata la vision e gli obiettivi del percorso di rigenerazione dell’area. Il sindaco ha ricordato gli step legati agli strumenti di pianificazione urbanistica: dal primo piano regolatore del 1999 al secondo accordo nel 2002 che rivedeva le previsioni iniziali e che autorizzava il soggetto proprietario delle aree a individuare funzioni, fino al Psc approvato nel 2016 attraverso il quale si diminuito ulteriormente il carico urbanistico su quell’area. “Il masterplan dunque si inserisce in questa cornice urbanistica, a fronte di diritti acquisiti che il soggetto proprietario ha iscritto a bilancio – ha spiegato il sindaco – e che ha creato una empasse che è durata fino ad oggi. A noi non interessava semplicemente sbloccare quelle aree, interessava dare corpo ad un’idea di città, ed è con quella che ci siamo presentati al tavolo per arrivare alla sottoscrizione di questo protocollo, frutto del percorso sviluppato dal consiglio comunale”.

Andando nel dettaglio del protocollo, il Sindaco ha ricordato come questo si poggi su tre cardini: “un disegno urbano strategico, la realizzazione di un hub intermodale per mobilità e interscambio, l’individuazione delle funzioni e dei servizi che rispondano ai bisogni della città. L’ambito costituito dalla stazione di Rimini e dalle aree circostanti è stato suddiviso in tre ambiti di rigenerazione: la Città Pubblica, la Città dei Servizi e l'Housing. Abbiamo messo in piedi un processo che ci consentirà di collocare al centro della città delle funzioni pubbliche da collegare poi col Trc, con il ferro, con mezzi alternativi all’auto, a partire dalla bicipolitana. Riqualificheremo un nodo di interscambio, avvicinando tutti i servizi pubblici di mobilità e riorganizzando il traffico veicolare. Andremo a realizzare un city urban center ecologicamente sostenibile. Nella città dei servizi è compreso l’ambito dedicato alle scuole, con il tema del trasferimento del Ceis”.

“Abbiamo individuato una prima fase che comprende una serie di interventi che rendano dignitosa l’area della stazione oggi in stato di abbandono, a partire dallo sfondamento centrale e la realizzazione della stazione lato a mare: l’impegno è di concludere la progettazione definitiva ed esecutiva entro il 2019 e avviare i lavori nel 2020. Gli interventi di prima fase prevedono anche la progettazione della riqualificazione dei sottopassi Cervi e del Grattacielo, e interventi volti a costruire una piazza d’entrata della città, con la rimozione dei due edifici esistenti e la messa in moto di un meccanismo architettonico per connettere il capolinea del metromare al binario 1, al corpo storico della stazione centrale e alla piazza. Anche in questo caso c’è l’impegno affinché progettazione e avvio lavori si definiscano entro l’anno. Tra il 2019 e il 2020, se i patti saranno rispettati, si potranno vedere le prime opere realizzate”.

Dopo la stipula del protocollo, i prossimi step prevedono la presentazione in consiglio comunale dell’Accordo Territoriale. La fase di progettazione degli interventi di prima fase (nuova piazza pubblica di accesso alla stazione ferroviaria di Rimini, prolungamento del sottopassaggio centrale di stazione, con apertura lato mare, miglioramento del sottopassaggio ciclo-pedonale Parco Ausa, del sottopassaggio  “grattacielo” ) si concluderà entro l’anno, termine entro il quale dovrebbero completarsi i lavori per la piazza pubblica. “In questa particolare fase storica e politica – sottolinea il sindaco – nella quale assistiamo ad uno stallo nella realizzazione di infrastrutture strategiche per il nostro paese dobbiamo fare tutti la nostra parte e impegnarci per portare a casa il risultato”.

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