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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Persone con demenza, ne soffrono in 3.900. Nasce un nuovo progetto di cura a domicilio

L’educatore, nell’intervento domiciliare, mira a promuovere il mantenimento delle autonomie residue della persona con demenza e a contrastarne il decadimento cognitivo

Prendersi cura delle persone anziane non autosufficienti direttamente nelle loro case e riconoscere la centralità dei caregiver familiari all’interno del sistema socio sanitario, attraverso il supporto e l’affiancamento di figure professionali in grado di coadiuvarli. È questo il duplice binario lungo il quale si muove il progetto ‘Educatore a domicilio per persone con demenza’, un’innovativa forma di assistenza domiciliare che rientra nel programma attuativo autunnale 2022 del Distretto socio sanitario di Rimini e che è il frutto di un’intensa collaborazione con l’Ausl della Romagna – Ambito di Rimini, l’Associazione Alzheimer Odv Rimini, S.S. Geriatria Territoriale Rimini e Riccione e Asp Valloni Marecchia, al fine di supportare, mediante un’azione combinata, sia chi è affetto da demenza sia coloro che si occupano e si dedicano al benessere dei propri cari.

Un percorso progettuale che rispecchia perfettamente la logica del community building, proponendosi di sperimentare forme di partecipazione attiva di attori di natura diversa (enti pubblici, privati, singoli cittadini) volte a innovare le politiche pubbliche e favorire processi collettivi attraverso un protagonismo delle comunità locali, così da porre le basi per una sanità sempre più vicina alle esigenze e agli attuali bisogni dei cittadini.

L’educatore, nell’intervento domiciliare, mira a promuovere il mantenimento delle autonomie residue della persona con demenza e a contrastarne, per quanto possibile, il decadimento cognitivo, garantendo, allo stesso tempo, un sostegno e un ausilio alla famiglia, a partire, ad esempio, dall’ascolto o dalla condivisione di consigli utili sul modo di gestire l’ambiente domestico e di comportarsi dinnanzi alle manifestazioni della malattia.

Entrando più nello specifico, gli interventi domiciliari vengono svolti da tre educatori e prevedono incontri settimanali per un massimo di 4 ore e mezzo e per un massimo di 12 settimane consecutive che devono essere articolate secondo un progetto personalizzato. L’intervento, infatti, si basa su più componenti ‘da personalizzare’ in sinergia con gli operatori del Centri Disturbi Cognitivi e Demenze (Cdcd) e l’Associazione Alzheimer Rimini Odv considerando, in particolare, fattori quali la predisposizione dell’ambiente domestico/sicurezza e comfort, la movimentazione e l’attività fisica ‘adattata’ e la stimolazione cognitiva.

L’utenza viene individuata attraverso la valutazione effettuata dallo psicologo del Cdcd.

“Con questo progetto a sostegno dei nostri anziani mettiamo un ulteriore tassello al processo di cambiamento che sta riorganizzando la medicina del territorio in chiave domiciliare, affinché le persone fragili e non autosufficienti siano messe nelle condizioni più ottimali per sentirsi protette e tutelate - commenta l’Assessora alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini e Presidente del Distretto socio sanitario di Rimini Nord Kristian Gianfreda -. L’investimento del Distretto, così come quello dell’amministrazione comunale di Rimini, si muove verso un modello sanitario ‘a domicilio’ capace di erogare delle prestazioni ‘cucite su misura’ sulla persona e di cogliere l'insieme di cambiamenti e trasformazioni che la malattia comporta. Una sanità integrata che guarda la patologia nella sua complessità e mette in campo interventi su più livelli, in base alle specifiche necessità”.

“Il progetto che presentiamo oggi si inserisce all’interno di un percorso più ampio che vede l’implementazione e il potenziamento della sanità a domicilio, in un’ottica volta a  evitare l’intervento ospedaliero quando possibile, e in parallelo, ad alleggerire il carico assistenziale dei caregiver, andando incontro alle famiglie – aggiunge Mirco Tamagnini, Direttore delle Attività Socio-sanitarie dell’Ausl Romagna –. Un ringraziamento speciale va al Direttore generale dell’Ausl Tiziano Carradori per l’indispensabile apporto alla nascita del progetto, e alle associazioni coinvolte, il cui bagaglio di expertise è fondamentale sia per la formazione dei professionisti sia per individuare le strategie più efficaci per migliorare il sistema sanitario del territorio, avvicinando i servizi alle persone.”.

“In Provincia di Rimini si contano circa 5500 persone che soffrono di Alzheimer, in prevalenza donne, essendo generalmente più longeve. Se consideriamo anche i caregiver e i familiari coinvolti, questa malattia interessa circa 20 mila riminesi. Per quanto concerne le diagnosi precoci sulle persone con meno di 65 anni a Rimini si registrano una ventina di casi. – spiega Giorgio Romersa, Presidente dell’Associazione Alzheimer Rimini ODV –.  ‘Educatore a domicilio per persone con demenza’ è un progetto che può davvero fare la differenza per molte famiglie, sotto più punti di vista. Un’iniziativa che testimonia che quando si lavora di squadra, sommando le competenze del pubblico, del privato e del terzo settore, si possono fare grandi cose. Il Comune di Rimini ha sempre dimostrato una grande sensibilità verso le richieste della nostra Associazione e, anche oggi, lo possiamo confermare nuovamente”. Il progetto ha un costo complessivo di 25 mila euro.

Nella programmazione dell'anno in corso il Distretto di Rimini ha investito oltre 320.000 euro di interventi specifici a favore delle persone con demenza a cui si aggiungono ulteriori finanziamenti relativi agli interventi di sollievo al caregiver e di sostegno alla domiciliarità ‘ordinari’.

Quadro numerico

Le demenze comprendono un insieme di patologie (demenza di Alzheimer, demenza vascolare, frontotemporale, a corpi di Lewy) che hanno un impatto notevole in termini socio-sanitari sia perché un sempre maggior numero di famiglie ne sono drammaticamente coinvolte, sia perché richiedono una qualificata rete integrata di servizi sanitari e socio-assistenziali. Le demenze, inoltre, rappresentano una delle maggiori cause di disabilità nella popolazione generale. Il progressivo invecchiamento della popolazione generale, sia nei paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo, fa ritenere queste patologie un problema sempre più rilevante in termini di sanità pubblica. In Regione Emilia Romagna al 31/12/2020 sono state stimate 65.437 persone con demenza. In AUSL Romagna sono presenti oltre 16.000 persone con demenza. Nel Distretto di Rimini Nord il numero stimato è di circa 3900.

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