rotate-mobile
Cronaca

Nel 2021 a Rimini solo 925 nuovi nati. L'assessore: "I giovani hanno bisogno di maggiori certezze"

Kristian Gianfreda: "Per invertire la curva negativa della natalità occorrono politiche di welfare molto più attente"

A Rimini il decremento delle nascite, il dato è relativo agli ultimi 20 anni, è arrivato a -26,47%. Lo rivela uno studio pubblicato oggi da Il Sole 24 Ore. Se si prendono in esame i dati del capoluogo di provincia, a Rimini nel 2021 non si è raggiunta quota mille nuovi nati. La variazione risulta più contenuta rispetto alla media Nazionale ma tra i nuovi nati nel 2002 e i nuovi nati del 2021 si è passati da 1258 a 925. Quella della denatalità, spiega l'assessore alle Politiche sociali di Rimini Kristian Gianfreda è "una delle zavorre che sta mettendo fortemente a rischio il futuro dell'Italia".

“Le statistiche Istat degli ultimi vent’anni, fanno emergere un quadro molto problematico sul crollo della natalità nel nostro Paese - dice l'assessore Gianfreda -, primo in Europa per crisi delle culle nella prima parte del terzo millennio. Un problema che attanaglia tutti i territori italiani, nessuno escluso, compresa la provincia di Rimini, che rispetto all’inizio del millennio registra un decremento delle nascite del -33,3%".

A Rimini negli anni c’è stato un rialzo nel 2008, con 1456 bebè, mentre dal 2011 un progressivo arretramento che ha raggiunto poi il culmine nell’anno appena passato. Una questione che riguarda tutto il nostro Paese, che da tempo è ultimo in Europa per numero di nuovi nati rispetto ai residenti. "Io penso sia arrivato il momento di aprire una riflessione molto seria sul tema - dice l'assessore -, che sostituisca alle politiche mordi e fuggi a cui siamo abituati delle politiche strutturali per accrescere l’occupazione e sostenere le famiglie, con particolare riguardo alle donne, sulle quali, nella stragrande maggioranza dei casi, grava ancora il peso della conciliazione casa-lavoro. Esempi positivi in questo senso li troviamo anche vicino: la Germania è riuscita a invertire la curva negativa della natalità con politiche di welfare molto più attente, articolate e concrete rispetto a quelle spesso dispersive e a singhiozzo del nostro Paese".

L'assessore rivolge poi uno sguardo al cambio di abitudine delle nuove generazioni. Un trend altrettanto allarmante. Dice Gianfreda: "Alle difficoltà oggettive delle famiglie e dei giovani, che vedono davanti a loro un futuro incerto e con tanti punti interrogativi, c’è anche forse una componente che ha a che fare con contesti che spingono alla centralità dell'individuo piuttosto che della famiglia. È forse anche una componente egoistica, questo almeno il mio pensiero. Da qualche decennio, in Italia, si è affermata una cultura che ha messo fuori dall’orizzonte delle priorità i figli. Nell’ansia collettiva in cui viviamo, nella competizione crescente nell’ambito del lavoro, sono posti un po’ in secondo piano nella gerarchia delle urgenze, sebbene non manchi la voglia di famiglia".

L'amministrazione di Rimini sta cercando di correre ai ripari, con delle iniziative mirate. "La gratuità degli asili nidi per le famiglie con redditi annui medio bassi (sotto i 26 mila euro), l’introduzione di nuovi criteri di accesso alle scuole di infanzia. Le misure volte all’inclusione sociale, le strutture a supporto degli adolescenti e dei genitori, il sostegno all’abitare, all’handicap e quello rivolto alle famiglie più numerose, attraverso bandi specifici - sottolinea l'assessore -. Per non dimenticare, poi, gli investimenti sull’istruzione e sul diritto allo studio, ben consapevoli che è dalle scuole, dalle università e dai luoghi del sapere che si può riattivare l’ascensore sociale, ormai troppo arrugginito, e si possono cominciare a combattere le diseguaglianze".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel 2021 a Rimini solo 925 nuovi nati. L'assessore: "I giovani hanno bisogno di maggiori certezze"

RiminiToday è in caricamento