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Cronaca Riccione

Difesa della biodiversità e dell'ambiente marino, al via la seconda fase di sperimentazione con i moduli

L'esperienza in corso è supportata oltre che dal Comune di Riccione anche dall'Università di Bologna, e dalla Regione Emilia-Romagna

Come annunciato nei mesi scorsi, è giunta a compimento in questi giorni l'evoluzione della sperimentazione legata ai moduli sommersi Wmesh, che ha comportato la sostituzione delle precedenti strutture con altrettanti nuovi moduli più performanti,  già in opera nella zona sud dell'arenile. "Grazie all'impegno di Edilimpianti 2 di Santarcangelo di Romagna, azienda titolare del brevetto, si sono realizzate delle nuove barriere artificiali soffolte per frangere il moto ondoso - afferma l'assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi -. La sperimentazione consente di promuovere la realizzazione di opere in grado di sostenere lo sviluppo della biodiversità, fauna e flora marina, in ambito costiero, verificando se e come queste possano, al contempo, eventualmente contribuire a contrastare l’azione erosiva che si manifesta  sulla linea della nostra costa".Così come in passato il monitoraggio tecnico e scientifico, ambientale e morfologico, sarà svolto dall'associazione Blennius di Riccione. L'esperienza in corso è supportata oltre che dal Comune di Riccione anche dall'Università di Bologna, e dalla Regione Emilia-Romagna. Il prossimo step sarà la progettazione e la messa in opera  di un tratto significativo di barriera. 
 

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