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Cronaca

Digitale terrestre, i canali cambiano ancora: come e quando risintonizzare la tv

A Rimini e in buona parte del Riminese la rivoluzione avrà inizio il 14 marzo, quando i primi territori saranno oggetti delle attività di refarming delle frequenze televisive del digitale terrestre

"La tv sta cambiando. E' in arrivo l'alta qualità". Questo lo spot utilizzato dal Ministero dello sviluppo economico nell'annunciare la riorganizzazione delle frequenze televisive. A Rimini e in buona parte del Riminese la rivoluzione avrà inizio il 14 marzo, quando i primi territori saranno oggetti delle attività di refarming delle frequenze televisive del digitale terrestre. Dopo quella data sarà necessario risintonizzare gli apparecchi televisivi.

Viene spiegato dal Ministero che "durante il processo di refarming, nei comuni interessati si potrebbe sperimentare nell’arco di un giorno (o in alcuni casi in più giorni, secondo il calendario consultabile in basso), un disservizio causato dallo spostamento di frequenza delle emittenti. Questo malfunzionamento non dipende dalla tecnologia del tuo televisore, perché la modalità di trasmissione resta invariata. Le operazioni di riorganizzazione delle frequenze non comportano la necessità di cambiare l’apparato televisivo o il decoder, ma in caso di persistenti problemi di ricezione si consiglia di verificare il proprio impianto di antenna".

Ma in cosa consiste la nuova piattaforma del digitale terrestre? Il Dvb-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo Dvb. Il passaggio al nuovo standard consentirà un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione e il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G.

In Italia, per consentire un uso più efficiente dello spettro a fronte della liberazione della banda 700 MHz, che dovrà concludersi entro il 30 giugno, è stata disposta, a partire da gennaio 2023, l’attivazione dello standard trasmissivo Dvbt-2 a livello nazionale. Da tale data non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni televisive se non con apparecchi di nuova generazione, oppure, se acquistati prima del dicembre 2018, resi idonei alla ricezione da apposito decoder.

Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un’ampia parte della popolazione verso il nuovo standard, la completa dismissione dell’attuale standard trasmissivo e di codifica Dvbt/Mpeg-2 è stata invece definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021.

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