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Cronaca

Diminuiscono gli incidenti stradali, in calo anche il costo sociale dei feriti

Tra le vie più pericolose al primo posto la Flaminia seguita dalla Marecchiese e dalla Nuova Circonvallazione, la rotonda delle Befane il "buco nero" della città

Diminuiscono gli incidenti stradali, così come gli infortunati, 122 in meno rispetto al 2017, e le persone decedute che da nove del 2017 scendono a 3, il numero più basso dal 2000 a oggi. E’ quanto emerge dalla ricerca ed elaborazione dei dati sugli incidenti stradali avvenuti nel Comune di Rimini nel 2018 elaborata dal Sistema informativo territoriale del Comune di Rimini e pubblicata, completata dai dati provenienti dalle altre fonti (Polizia stradale e Carabinieri in primis)  sulle pagine del sito e open data dell’ente. “Dati positivi - è il commento dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rimini - da cui estrapolo un fattore importante per la comunità: il calo di quasi il 40 per cento del costo sociale in termini di dolore, sanità, drammi. Questo dimostra che il lavoro che si è fatto e che si fa sul fronte di una mobilità più protetta e sicura ha un effetto decisivo per l’innalzamento della qualità della vita di tutti”.

Quella che emerge dalla lettura dei dati sull’incidentalità riminese, a proseguo di un lavoro che nasce dal 2000, è un quadro dettagliato e minuzioso sulle cause, sui comportamenti degli utenti, sullo stato e la funzionalità delle strade, sulla localizzazione del sinistro, che permette di conoscere, capire e indicare le scelte prioritarie e motivate per gli obiettivi presenti nel piano strategico sulla mobilità adottato dalla Giunta Comunale. I dati delle forze dell’ordine coinvolte sono stati così opportunamente analizzati, normalizzati, elaborati e inseriti all’interno di un software di gestione che per ogni incidente tiene conto di data, ora, luogo (fondamentale per la georeferenziazione del territorio), fondo stradale, condizioni atmosferiche; dei veicoli coinvolti negli incidenti, e per ciascun veicolo i dati relativi al conducente: sesso, età e condizioni fisiche (non ferito/ferito/deceduto); delle infrazioni e relative cause; ed anche dei passeggeri fornendo un quadro interpretativo ben preciso sull’incidentalità a Rimini.

Tra questi è forse la georeferenziazione degli incidenti, tramite strumenti GIS, a costituire l’aspetto più innovativo della comunicazione statistica. Emerge così come sia la via Flaminia (87 il numero degli incidenti, 76 quello dei feriti) sia la strada in cui avvengono più incidenti seguita dalla via Marecchiese (48 incidenti, 29 feriti, un decesso) e la nuova Circonvallazione (44 e 29), mentre per gli incroci è quello tra via Vittime dell'11 Settembre \ via Nuova Circonvallazione \ Via Flaminia quello che registra il maggior numero di sinistri (20) con 7 feriti; seguono via della Fiera \ via Nuova Circonvallazione \ via della Grotta Rossa \ via dello Scoiattolo (12 incidenti, 5 feriti) e quello tra via della Gazzella \ S.S. Cons. RSM \ via Barattona 1(2 e 17).

mappa rimini incidenti stradali con feriti e morti-2

Tornando al quadro generale sul territorio del comune di Rimini nel 2018 si sono verificati 1.674 incidenti stradali con infortunati, 122 in meno rispetto al 2017 e una media 4,6 incidenti al giorno. Le persone decedute sono state 3, il numero più basso dal 2000 ad oggi, 6 in meno rispetto al 2017, mentre le persone che hanno riportato lesioni sono 1.141 con una diminuzione rispetto all’anno precedente di 125 feriti. Tra queste l’utenza debole come i ciclisti (201 sono stati i feriti, 14 unità in meno rispetto l'anno 2017, mentre i pedoni feriti sono stati 133, 7 unità in meno, senza alcun decesso.

Dai dati e dal confronto con gli anni precedenti, emerge chiaramente sia netto il calo dell’incidentalità stradale sul territorio riminese. Il 2018 registra infatti i livelli più bassi in assoluto di incidenti e persone coinvolte a partire dall’anno 2000, punto di partenza dell’indagine. Con il numero anche forte una significativa diminuzione del tasso di mortalità e gravità, con livelli al minimo storico. In particolare si registra un calo degli incidenti rispetto all’anno 2000, passando da 2.585 a 1.674 (il 35% in meno), da 2.448 a 1 141 feriti (il 52/% in meno) e da 29 a 3 deceduti ( l’82% in meno). Il costo sociale sostenuto dalla collettività a causa della morte o del ferimento di persone in seguito ad un incidente è in diminuzione del 18% rispetto all’anno precedente. Nel periodo 2009-2017 la diminuzione del costo sociale è stata del 38%, pari a 43.666.502 euro. Sono i mesi estivi, Giugno, Luglio e Agosto, quelli in cui si registra  il maggior numero di sinistri, 174, 188 e 182 rispettivamente, mentre è il Martedìil giorno con un maggior numero d’incidenti (268) e di feriti (190). Nei giorni lavorativi, le fasce orarie più critiche sono legate agli spostamenti in uscita dai luoghi di studio/lavoro, come la mattina tra le 8 e le 9 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19.

L’80% degli incidenti avviene in contesto urbano, quasi il 18% su strade statali e provinciali ed il rimanente in ambito extraurbano, mentre il 50% degli incidenti avvengono su incrocio – rotatoria - intersezione. Stupisce che il 75% degli incidenti stradali (1.262, con 3 morti e 893 feriti) siano avvenuti con il tempo sereno, mentre con la pioggia gli incidenti rilevati sono stati 160, pari al 9,6%, con 124 feriti (11%), quasi a indicare una maggiore prudenza dei conducenti quando le condizioni atmosferiche non sono ideali. Tra le cause degli incidenti le responsabilità del conducente sono prevalenti, a partire dalla guida distratta ed indecisa (377 casi), seguita l’eccesso di velocità (262 casi) e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (165 casi). Da segnalare l’elevato numero di verbali (45) per la mancata precedenza al pedone in regolare attraversamento sulle apposite strisce stradali.

Nell’analisi per tipologia, dal bollettino emerge come le autovetture rappresentano il 67%, i motocicli il 10 %, gli autocarri e motrici il 6%, le biciclette l’8 %, i ciclomotori il 4 % (altre tipologie di veicoli il 5%). Rispetto all’anno 2017 è netto il calo delle biciclette coinvolte, da 282 a 246 (il 13% in meno) e dei motocicli da 367 a 295 (il 19% in meno). Dall’osservazione del numero di feriti per sesso e raggruppamento di età, notiamo che la fascia di età compresa tra i 20 ed i 39 anni è quella più interessata dall’incidentalità stradale, non solo nell’ultimo anno, ma anche negli anni precedenti. Per quanto riguarda l’analisi per genere, le femmine sono coinvolte in misura nettamente minore rispetto ai maschi in ogni classe di età.

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