rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Diminuzione della natalità, Rimini fa registrare un -15% rispetto al 2020

Nel primo semestre 2021 si contano 415 nascite contro le 493 dei primi sei mesi dello scorso anno. Il saldo indica -78 unità

Italia, Paese con poche nascite e dall'età media sempre più avanzata. I dati Istat presentati a livello nazionale trovano riscontro anche in quelli del bollettino demografico del Comune relativi al primo semestre 2021. Nel primo semestre 2021 si registra a Rimini una diminuzione della natalità: si contano 415 nascite contro le 493 del primo semestre 2020 (-78 unità pari al -15,82%). Nello stesso periodo i nuovi nati con cittadinanza italiana ammontano a 341, l’82,17% del totale, con un risultato in negativo di 46 unità rispetto alle 387 nascite italiane del primo semestre del 2020 (-11,89%). In diminuzione anche il dato dei nati con cittadinanza straniera pari a 74. Erano 106 nel primo semestre 2020 ( -30,19%). Se si guarda la serie storica, si registrano alcuni punti di svolta: nel 1963 Rimini ebbe il suo baby boom con 2.128 nuovi nati; nel 1980 per la prima volta i decessi in città (1.138) superarono le nascite (1.050); da metà degli anni Novanta, con il progressivo aumento dei flussi migratori, la curva in discesa dei parti torna a risalire fino al picco del 2008 con 1.457 neonati; di qui il trend riprende a scendere fino ai 1.022 nuovi nati del 2020, ai livelli di metà anni Ottanta (nel 1987 il record negativo con 963 nuove nascite).  

"L’assegno unico appena approvato dal Governo è una misura importante ma non basta - è il pensiero sul tema dell'assessore alle Protezione sociale Kristian Gianfreda -. L’assegno unico e universale è un pezzo importante che va integrato con uno strutturale potenziamento dei servizi per l’infanzia e con l'organizzazione del lavoro di cura per le persone fragili e non autosufficienti. In questo senso le politiche nazionali di welfare devono essere sempre più vicine a quelle di altri Paesi europei".

Il Comune di Rimini, spiega l'assessore, sta provando ad attivare dei servizi proprio a fronte di queste statistiche. La più recente è quella della gratuità per il prossimo anno scolastico degli asili nido per quasi tutte le famiglie riminesi: "La mossa fatta da questa amministrazione comunale nel primo bilancio di previsione del suo mandato, e cioè quella che permetterà a 700 famiglie riminesi di poter usufruire gratuitamente dell’asilo nido, va in questa direzione. Un intervento in grado di impattare positivamente anche sull’occupazione dei genitori e sullo sviluppo di quelle relazioni sociali che, soprattutto nelle famiglie più deboli, sono l’unica possibilità di integrazione nel tessuto cittadino".  

Poi ci sono le strutture a supporto. Un esempio su tutti è quello del Centro per le Famiglie di piazzetta dei Servi, che non si è fermato nemmeno durante il lockdown, frequentato (virtualmente o in loco) da 2.600, tra genitori, bimbi ed adolescenti riminesi. "Sostegno alla natalità che non passa solo da consulenti, psicologi ed educatori, ma anche semplicemente da un punto per allattare, uno spazio lettura aperto a tutti o dei giochi da fare insieme ad altre famiglie.  Sentirsi accolti e coccolati, non solo e non tanto aiutati o assistiti" aggiunge l'assessore.  

In conclusione Kristian Gianfreda aggiunge sugli incentivi del Comune di Rimini: " Servono anche le risorse, e allora è necessario utilizzare la leva economica, per esempio, sostenendo le circa 200 famiglie numerose (4 o più figli) con bandi dedicati. Oppure intervenendo quando le famiglie con minori hanno problemi abitativi od occupazionali, tramite gli specialisti dello sportello sociale, con un mix tra contributi economici e sostegno relazionale. C’è il sostegno all’handicap, ci sono nel bilancio di Rimini oltre 33,7 milioni per i diritti sociali, politiche sociali e famiglia e 18,2 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diminuzione della natalità, Rimini fa registrare un -15% rispetto al 2020

RiminiToday è in caricamento