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Cronaca

Discoteche chiuse, Indino (Silb): "Decisione senza logica, stiamo valutando un ricorso"

"Siamo arrabbiati e delusi, si sta legalizzando l'abusivismo. Se il vaccino funziona deve permetterci libertà, se il Green pass va bene per gli eventi deve andare bene anche per i locali"

“Siamo arrabbiati e delusi. Lasciare chiusi i locali da ballo è una decisione senza logica – dice il presidente del SILB-Fipe dell’Emilia Romagna, Gianni Indino - perché se i vaccini funzionano devono poter consentire libertà di azione a chi è vaccinato, perché se il Green pass va bene per eventi, per aerei, stadi e teatri, deve andare bene anche per i nostri locali. Altrimenti, ci dicano chiaro e tondo che i vaccini non funzionano, che il Green pass è un’invenzione e che tutto quello che stiamo vivendo è una farsa. Ci spieghino perché stanno continuando a prenderci in giro. Questa è l’unica conclusione a cui possiamo arrivare valutando questi provvedimenti governativi. Ancora una volta alla politica è mancato il coraggio, la forza e la volontà di prendersi le responsabilità dell’apertura dei locali da ballo, lasciando su di noi tutto il peso di questa crisi. Una decisione inaccettabile".

Prosegue Indino: "Stiamo valutando la possibilità di presentare un ricorso al Tar o al Consiglio di Stato. Siamo stati i primi a chiedere di aprire esclusivamente ai possessori di certificato, abbiamo condiviso protocolli e linee guida, siamo in grado di controllare e di essere controllati, ma si è preferito legalizzare l’abusivismo che ogni giorno e ogni notte dilaga. A parole la politica di ogni ordine e grado ha convenuto con noi sulla necessità e l’opportunità di farci riaprire, salvo poi rimangiarsi tutto nel momento delle scelte definitive. È vergognoso. Ancora una volta siamo i capri espiatori, lo siamo stati dall’inizio, nonostante l’impennata dei contagi non possa essere di certo imputata ai nostri locali, che ormai sono chiusi da un anno e mezzo. Al contrario ogni giorno e ogni notte vediamo che tutto è permesso in piazze, spiagge, in luoghi che non hanno alcuna licenza, alcuna regola, alcuna possibilità di controllare gli avventori".

Incalza il presidente del Silb: "E pensare che addirittura senza Green pass potremo salire sui mezzi pubblici, entrare negli uffici e partecipare alle centinaia di feste più o meno abusive che si stanno organizzando da mesi. Se qualcuno trova una logica in questa decisione, ce la spieghi. E non ci si nasconda dietro allo stanziamento di fondi per ristorare i gestori dei locali: è una cifra ingente quella di cui si è parlato, ma per le imprese del settore ormai in ginocchio in definitiva sarà la solita mancetta con cui forse si riusciranno a pagare le imposte che ogni mese ci arrivano con la bolletta dell’energia elettrica nonostante i locali siano chiusi".

Chiosa Indino: "Ci abbiamo provato in tutti i modi, siamo sempre stati in prima linea, sempre disponibili al dialogo, a spiegare, a motivare, al contrario di altri che si pavoneggiano denigrando il lavoro altrui, ci abbiamo sempre messo la faccia, pronti a trovare una soluzione e una convergenza che potesse permetterci di tornare a fare il nostro lavoro, permetterci di lavorare in sicurezza come siamo capaci a fare. Abbiamo trovato risposte rassicuranti, sorrisi, strette di mano e poi, alla luce dei fatti, un muro di gomma su sui rimbalziamo. Il comparto dell’intrattenimento notturno sparirà e con esso decine di migliaia di posti di lavoro, come evidentemente qualcuno auspica, ma nessuno dimenticherà le prese in giro a cui continuiamo ad essere sottoposti".

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