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Cronaca

Divieto di balneazione, i Comuni: "I motivi dello sforamento non chiari, servono verifiche scientifiche"

Dubbi degli amministratori sulla vicenda: "Regione, Arpae e Ausl devono approfondire scientificamente i fatti per individuare un'ipotesi in grado di evitare per il futuro che accadono eventi come questo"

Sul tema divieti balneari, a seguito delle analisi di Arpae, arriva una nota congiunta da parte dei comuni di Rimini, Riccione, Bellaria Igea-Marina, Cattolica e Misano Adriatico. Il documento è a firma dell'assessora all'Ambiente Anna Montini e dei sindaci Daniela Angelini, Filippo Giorgetti, Franca Foronchi e Fabrizio Piccioni. "Durante la riunione odierna non sono emersi elementi certi circa i motivi dello sforamento dei parametri normativi verificatisi lo scorso 26 luglio lungo 28 punti della costa di Romagna in grado di risolvere i dubbi del caso accaduto in assenza di qualunque causa endogena o esogena nota finora. Su questo Regione, Arpae e Ausl devono, a parere di chi sottoscrive questa nota, approfondire scientificamente i fatti per individuare un'ipotesi in grado di evitare per il futuro che accadono eventi improvvisi come questo. E approfondire significa anche ripercorrere con attenzione l'intera filiera che dal prelievo in mare porta il campione in laboratorio, senza escludere a priori alcuna ipotesi. È stato chiesto a Regione e Arpae sia di attivare un gruppo di lavoro sul tema, anche con i Comuni, sia a disporre, già dal prossimo campionamento di agosto, un nuovo e più tempestivo modulo di comunicazione agli Enti locali dei risultati dei prelievi. In più siamo certi che l'assessorato al Turismo della Regione definirà subito un piano di comunicazione rivolto ai media nazionali e internazionali per valorizzare e promuovere l'alta qualità del nostro mare".

In aggiunta gli amministratori scrivono: "La riunione tecnica, convocata per fare il punto sui divieti di balneazione lungo la costa romagnola, scaturiti dei campioni effettuati da Arpae in data 26 luglio ha permesso di focalizzare alcuni aspetti circa il tema più generale della qualità delle acque della costa dell’Emilia-Romagna. Il sistema di controllo e di monitoraggio dell'acqua del mare, nella nostra Regione, è tra i più puntuali e trasparenti d'Italia. Forse il più puntuale e trasparente, rendicontando pubblicamente ogni giorno e attraverso canali pubblici l'evoluzione della situazione lungo il tratto costiero da Lidi di Comacchio a Cattolica. Questo sistema è la migliore garanzia per i residenti e i turisti circa la costante qualità del mare, le cui 97 acque sono ufficialmente classificate 'eccellenti' in 91 casi e 'buone' in 6. Stiamo dunque parlando di un mare pulito, eccellente, controllato nel suo stato di salute passo dopo passo. Un metodo che fa scuola in Italia e non solo in Italia. Un vanto per l’Emilia-Romagna e per tutti i Comuni della sua costa".

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