Dopo le polemiche, il Trc cerca di rendersi presentabile ai riminesi
Operazione di immagine per il Trasporto Rapido Costiero che dopo 25 anni di progetti e lavori, dovrebbe essere pronto nel 2017. E' già partita la revisione dei costi chiesta dalla Provincia, per tornare da 99 a 92 milioni
Archiviate, per il momento, le polemiche sugli espropri dei terreni, il Trc cerca di rifarsi un'immagine pubblica presentandosi alla fiera Ecomondo dove è stato fatto il punto sul procedere dei lavori che, dopo 25 anni tra progetti e realizzazione, dovrebbero finire entro il 2017. A guardare avanti è stato il presidente del forum Rimini Venture, Maurizio Ermeti, ha tracciato la "frontiera" del 2018 quando, se tutto procede secondo i piani, la Riviera avrà buona parte delle fogne riqualificate, un "nuovo" lungomare con la pedonalizzazione tra piazzale Fellini e piazzale Kennedy, che è prevista nel 2016, e, appunto, il metrò leggero già a buon punto. Sul fronte dei costi, come già chiesto da più parti, sarà necessario contenere il più possibile la spesa per la realizzazione del Trc che costerà 92 milioni di euro invece di 99: la presidente dell'agenzia della Mobilità, Roberta Frisoni, ha confermato che è possibile operare efficienze interne ed economie ai lavori come chiesto dal presidente della Provincia, Stefano Vitali, dopo le condizioni poste dal Comune di Riccione (le cui richieste di modifica sul Trc sono in stand-by) per continuare a far parte del gruppo di lavoro.
A pieno regime, secondo gli esperti il metrò di costa dovrebbe far muovere 3,7 milioni di persone all'anno ma, al momento, queste cifre sono in fase di revisione. Per ora rimangono confermati i 23 minuti di transito tra la stazione di Rimini e quella di Riccione con 15 fermate, una frequenza di sette minuti e mezzo nell'ora di punta e una capacità di traffico pari a 1.500 passeggeri all'ora. Resta ancora da capire, tuttavia, che fine farà la storica Linea 11, al momento serve 5 milioni di passeggeri all'anno, che diventerà un doppione del Trc.
