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Cronaca Coriano

Ci si sposa sempre di meno. Dopo il record del 2017, il numero dei matrimoni in costante calo

Sono 51 matrimoni religiosi e 84 civili in 6 anni, precisamente dal 2016 a tutto il 2021. In totale, dunque, a Coriano in questo lasso di tempo hanno celebrato le proprie nozze 135 coppie

Sono 51 matrimoni religiosi e 84 civili in 6 anni, precisamente dal 2016 a tutto il 2021. In totale, dunque, a Coriano in questo lasso di tempo hanno celebrato le proprie nozze 135 coppie fra italiani e stranieri. E a tali numeri bisogna aggiungere le due cerimonie già celebrate nella prima parte dell’anno mentre altre 6 sono in pubblicazione. L’ultimo matrimonio venerdì 8 aprile scorso, celebrato dal presidente del Consiglio comunale Primiano Rosa, in Piazza Mazzini, è stato quello tra Mirko ed Elisa coppia del posto salutata da una folla numerosa di familiari ed amici.

Degli ultimi 6 anni quello più prolifico è stato il 2017 che detiene anche il record di nozze civili (18). Ma vediamo il dettaglio: nel 2016 i matrimoni religiosi sono stati 13 e 12 quelli civili, nel 2018 13 religiosi e 11 civili, nel 2019 9 religiosi e 15 civili, nel 2020 (l’anno con meno nozze, soltanto 13) 2 religiosi e 11 civili e, infine, il 2021 con 5 religiosi e 17 civili.

In alcuni casi è stato necessario l’utilizzo dell’interprete perché gli sposi o uno dei due non aveva conoscenza della lingua italiana, mentre nella stragrande maggioranza delle occasioni la celebrazione è stata officiata in sala Giunta, negli ultimi due anni con il dovuto rispetto delle prescrizioni anti Covid. Va ricordato che il matrimonio civile non è valido a livello religioso.

Per sposarsi in Comune è necessario presentare richiesta di pubblicazione all’Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza di uno dei due futuri sposi. Tale richiesta è fattibile dagli sposi direttamente oppure da una terza persona munita di apposita procura speciale. Una volta stilato il verbale, l’atto viene esposto online per 8 giorni affinché, fino al dodicesimo giorno dall’affissione, chiunque sia a conoscenza di motivi ostativi alla celebrazione del matrimonio è tenuto a informare le autorità. La raccolta dei documenti è relativamente semplice: servono, infatti, un documento d’identità valido (carta d’identità o passaporto), l’estratto di nascita e il certificato cumulativo che va richiesto presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza e contiene informazioni sulla cittadinanza, sulla residenza, sullo stato di famiglia e sullo stato civile.

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