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Cronaca

Dopo Totò c'è Fellini: è il secondo cineasta italiano nelle intitolazioni delle vie

Rimini onora adeguatamente il suo illustre concittadino Federico Fellini? A quanto pare sì, a vedere la toponomastica, vale a dire intitolazione di strade e strutture pubbliche. Senza dubbio è l'intitolazione dell'aeroporto

Rimini onora adeguatamente il suo illustre concittadino Federico Fellini? A quanto pare sì, a vedere la toponomastica, vale a dire intitolazione di strade e strutture pubbliche. Senza dubbio è l'intitolazione dell'aeroporto quella che dà maggiore visibilità al nome del famoso regista. Seat Pagine Gialle Italia racconta il rapporto tra la città di Rimini e il cinema d’autore, attraverso le tante le vie e le attività commerciali dedicate al famoso regista. Nei cognomi, per. Fellini resta poco diffuso. Una ricerca del Prof. Enzo Caffarelli attraverso le PagineBianche, PagineGialle eTuttoCittà mostra il forte legame tra la città e il mondo del cinema e svela quanto Fellini sia presente anche nella lingua italiana di oggi.

È forte il legame di Rimini con il grande cinema: Fellini è il protagonista di tanti nomi e vie della città, oltre che di tante espressioni della lingua italiana. Sono ben 26 le vie, infatti, dedicate a film, documentari e sceneggiature del grande regista e di sua moglie Giulietta Masina ed esistono molti esercizi commerciali che prendono in prestito il nome o la creatività del famoso regista per il loro nome, come l’albergo Fellini, la scuola Giulietta Masina e Federico Fellini, il residence Dolce vita o l’aeroporto internazionale di Rimini-San Marino.

E’ quanto emerge da una triplice analisi di Seat PG Italia condotta sulla toponomastica della città - grazie alle informazioni di Tuttocittà - sui cognomi del database di PagineBianche e, infine, sulle insegne e i marchi commerciali contenuti nel database di PagineGialle. L’analisi è stata svolta in collaborazione con Enzo Caffarelli, direttore della Rivista Italiana di Onomastica (RIOn) e coordinatore scientifico del Laboratorio internazionale di Onomastica dell’Università di Roma Tor Vergata.

“Gli elenchi di Seat PG Italia – che di recente abbiamo profondamente aggiornato adeguandoli alle nuove esigenze dei cittadini - rappresentano da quasi un secolo uno specchio degli italiani e di ogni provincia d’Italia: per questo ci piace scoprire l’anima di una città anche attraverso le sue vie o i cognomi dei cittadini che ci abitano.” ha dichiarato Mauro Balma Mion, responsabile Marketing Print di Seat PG Italia. “A Rimini, che ha dato i Natali a grandi protagonisti del cinema come Federico Fellini abbiamo voluto concentrarci sul mondo del grande cinema e su quanto sia ancora presente nella quotidianità dei cittadini.

Oltre al famoso Piazzale Fellini e inoltre all’aeroporto internazionale Federico Fellini di Rimini-San Marino, infatti, le vie in memoria della famosa icona del cinema italiano sono: Via Luci del Varietà (1950), Via Lo sceicco bianco (1952), Via I vitelloni (1953), Via Una agenzia matrimoniale (1953),Via La strada (1954), Via Il bidone (1955), Via Le notti di Cabiria (1957), Via Le tentazioni del dottor Antonio (1962), Via La dolce vita (1960), Via 8 e 1/2 (1963), Via Giulietta degli spiriti (1965), Via Toby Dammit (1968), Via Fellini Satyricon (1969), Via Block-notes di un regista (1969), Via I clowns (1970), Via Roma (1972), Via Amarcord (1973), Via Il Casanova di Fellini (1976), Via Prova d’orchestra (1979), Via La città delle donne (1980), Via E la nave va (1983), Via Ginger e Fred (1985), Via Intervista (1987), Via La voce della luna (1990), Via Paisà (1946), Via Roma città aperta (1946).

In occasione dei vent’anni dalla scomparsa del celebre regista Federico Fellini e dell’uscita del film a lui dedicato nelle sale cinematografiche- la ricerca di Seat PG Italia ha voluto interrogarsi non solo su quanto il regista Riminese abbia influenzato i nomi propri e le vie di Rimini, ma anche quanto il celebre regista abbia influenzato le altre città d’Italia e nel mondo.

Anche da titoli di film si traggono nomi comuni, spesso utilizzati nel linguaggio comune. Secondo lo studio di Enzo Caffarelli di quest’ultima categoria, indubbiamente il più noto e diffuso è Dolce Vita, derivato da La dolce vita (1960), che ha finito per denominare anche un tipo di maglia aderente e accollata (indossata nel film da Marcello Mastroianni), detta appunto alla dolcevita o semplicemente dolcevita. Ma la parola è venuta a indicare anche un tipo di «vita spensierata e dedita ai piaceri mondani», il che giustifica almeno due derivati: dolcevitaiolo e dolcevitoso. Nota anche la storia di Paparazzo, termine usato per indicare un fotoreporter che compariva nella Dolce vita. Col successo del film, paparazzo si è trasformato da cognome a nome comune per indicare un qualsiasi fotoreporter mondano, invadente, assillante, sempre alla ricerca di immagini scandalistiche. Da paparazzo, poi, si sono fatti nomi, aggettivi e verbi. Già nel 1962 fu niente meno che Totò a derivarne il verbo paparazzare. Curiosa anche la storia del termine Vitellone (dal film I vitelloni del 1953), pur essendo di derivazione dialettale ha assunto, grazie al film, il significato metaforico di ‘giovane sfaccendato e ozioso’. L’altro titolo felliniano di massima diffusione è Amarcord (dal film del 1973), derivato dal dialetto romagnolo (‘mi ricordo’), con il significato di «rivisitazione appassionata della propria infanzia» o «momento di raccoglimento nella memoria di eventi passati».

E quali sono in Italia i cineasti più ricordati nelle strade? Come si evince dal database di TuttoCittà i comuni italiani dedicano sempre più spesso strade e piazze a protagonisti del cinema: al primo posto spetta a Antonio de Curtis-Totò, secondo Federico Fellini con 75 presenze. Seguono, nell’ordine: Vittorio De Sica, Anna Magnani, Luchino Visconti, Sergio Leone, Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Il primo tra gli stranieri è Walt Disney.

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