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Cronaca Riccione

Due anni di Emporio solidale, sono 70 le famiglie riccionesi aiutate nella spesa

Per l'assessore Galli la filosofia "non è basata su un mero assistenzialismo ma al contrario mira a rimettere in carreggiata coloro che per vari motivi non riescono ad arrivare a fine mese"

Dal suo avvio, ad inizio 2020, l'emporio solidale di Riccione, in provincia di Rimini, ha dato un aiuto nella spesa a 70 famiglie, di cui 28 con minori e otto ultra 65enni. La fascia d'età maggiormente rappresentata è quella tra i 35 e 55 anni. Lo fa sapere il Comune, aggiungendo che al momento sono 36 i nuclei familiari seguiti, per una media di 40 accessi mensili, poco più di un accesso al mese per nucleo. Nell'emporio si possono trovare generi di prima necessità ovvero prodotti alimentari, l'igiene per la casa e per la persona, articoli di cartoleria e per la prima prima infanzia. I requisiti di accesso per le famiglie, individuate dallo Sportello Sociale del settore Servizi alla Persona, sono la residenza nel Comune e i valori Isee. La persona che richiede un aiuto viene quindi presa in carico dall'assistente sociale dello Sportello sociale che, verificata la presenza dei requisiti, avvia un'analisi e una valutazione preliminare delle condizioni socio-familiari. Il passo successivo è la presentazione di un ventaglio di interventi tra i quali la possibilità di usufruire dell'attività dell'emporio. Definito il progetto personalizzato, l'assistente sociale invia la documentazione ai coordinatori dell'emporio, che fissano un appuntamento per iniziare a usufruire del servizio. Sono due i gruppi operativi di volontari provenienti dalla Consulta della Solidarietà: uno con il compito di garantire l'approvvigionamento, raccolta, recupero e gestione logistica del magazzino ed un altro, responsabile delle attività del punto di accoglienza e di interfaccia con lo Sportello sociale. I giorni e orari d'apertura sono lunedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.

"In collaborazione con la Consulta della Solidarietà- sottolinea l'assessore ai Servizi alla persona, Laura Galli- abbiamo avviato un servizio attivo tutto l'anno a favore delle persone più bisognose in situazioni di temporaneo disagio economico". La filosofia dell'emporio "non è basata su un mero assistenzialismo ma al contrario mira a rimettere in carreggiata con un preciso percorso fornito dai nostri uffici, coloro che causa perdita di lavoro, problematiche familiari o persone che vengono a trovarsi improvvisamente sole, senza alcun sostegno familiare, non riescono ad arrivare a fine mese". L'emporio, aggiunge Galli, "riveste inoltre un importante significato perché è stato realizzato nello stabile ex Tucker, confiscato, concesso dal tribunale in comodato gratuito al Comune, riconvertito e riqualificato in un luogo a disposizione dei più deboli. Grazie all'operosità della Consulta, composta da varie associazioni del territorio e ai suoi volontari, l'emporio è diventato una realtà a favore del nostro territorio". Il presidente della Consulta Luigi Casadei, dal canto suo dice che "siamo orgogliosi del servizio fino ad ora effettuato a favore dei cittadini in difficoltà. Nonostante le problematiche causate dall'emergenza Covid 19 abbiano aiutato le famiglie più fragili e bisognose. I volontari che collaborano al progetto, i cittadini e le associazioni che hanno effettuato donazioni all'emporio Riccione, hanno fatto sempre sentire la loro presenza e vicinanza. A loro va il nostro più sentito ringraziamento".

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