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Cronaca Centro / Corso d'Augusto

Due arrestati per gli scontri in piazza, la Questura di Rimini sotto assedio

La poliziotta ferita è stata giudicata guaribile in 25 giorni, in manette un 29enne e un 30enne entrambi riminesi

Si è conclusa nella serata di sabato la lunga giornata riminese che ha visto, in piazza Tre Martiri, una serie di scontri tra le forze dell'ordine e i contestatori dell'estrema sinistra intenzionati a far saltare il comizio del segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Appena il leader del Carroccio è arrivato nel centro storico riminese, si sono verificati dei tafferugli che hanno visto esplodere tre bombe carta e ferire una poliziotta in forza alla Questura. L'agente, portata in pronto soccorso, è stata poi dimessa con una prognosi di 25 giorni per la frattura del cocige mentre i colleghi, in tenuta antisommossa, hanno proceduto al fermo di due antagonisti. Entrambi riminesi, di 29 e 30 anni, sono stati poi portati in Questura in stato di fermo e, nel tardo pomeriggio, si sono formati degli assembramenti sotto gli uffici di corso d'Augusto da parte di altri esponenti dell'estrema sinistra che chiedevano la liberazione dei fermati. Il palazzo della polizia di Stato è stato circondato dalle forze dell'ordine, sempre in tenuta antisommossa, che hanno tenuto lontani i facinorosi i quali hanno srotolato i loro striscioni e acceso i fumogeni. I due fermati sono stati poi arrestati e trasferiti ai domiciliari in attesa del processo che verrà celebrato lunedì prossimo.

Questura sotto assedio dopo gli scontri

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