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Cronaca

Due studenti accusati di spaccio per "arrotondare" la paghetta, assolti dal giudice

Arrestati lo scorso dicembre dagli agenti della Municipale che li avevano trovati con alcuni grammi di marijuana, il magistrato ha stabilito che il fatto non sussiste

Si è concluso con l'assoluzione il processo che vedeva due studenti riminesi, di 18 e 19 anni, sul banco degli imputati con l'accusa di spaccio di stupefacenti. I ragazzini, difesi dall'avvocato Igor Bassi e Alfonso Vaccari, erano fini in manette lo scorso 16 dicembre quando erano stati arrestati dagli agenti della polizia Municipale. Le divise, infatti, sospettavano che i giovani avessero messo in piedi un piccolo giro di spaccio tra i coetanei per "arrotondare" la paghetta e li avevano iniziati a tenere d'occhio. Secondo l'accusa i pusher davano appuntamento ai clienti, tra cui anche dei minorenni, nel parchetto di via Madrid alle spalle di Fiabilandia dove avvenivano gli scambi. E' così scattata una perquisizione all'alba nelle case del 18enne e del 19enne dove, grazie al fiuto dei cani antidroga della Municipale, gli agenti avevano recuperato 22 grammi di marijuana nell'appartamento di uno e altri 8 grammi nell'abitazione dell'altro che gli erano valsi l'arresto per spaccio. Il pubblico ministero aveva chiesto pe entrambi una condanna a un anno e 6 mesi per entrambi ma il giudice, tuttavia, ha accolto la tesi difensiva secondo cui non si trattava di spaccio ma di mera detenzione.

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