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Cronaca

Elezioni, intervista a Sadegholvaad: "La mia Rimini? Orgogliosa di quello che ha fatto, sempre più verde e civica"

"Mi immagino una Rimini sempre più verde, che rigenera spazi e crea nuove occasioni urbane di socialità, con nuovi protagonisti che in questi anni si sono misurati con i cambiamenti in nuovi processi sociali"

Il suo obiettivo è raccogliere le redini di Andrea Gnassi, della cui giunta è assessore. Jamil Sadegholvaad è il candidato del centro-sinistra per le prossime elezioni del 3-4 ottobre 2021. Il suo nome è emerso dopo un confronto all'interno del Pd, stallo poi risolto con il tandem con Chiara Bellini, che diventerà vice-sindaco in caso di elezione di Sadegholvaad. A sostenere la candidatura di 'Jamil', come tutti lo chiamano per semplicità è una coalizione formata da Pd, Lista Jamil, Rimini Coraggiosa, Rimini Futura ed Europa Verde.

Cosa l’ha spinta a candidarsi? 
La decisione di candidarmi arriva dal fatto che tante donne, tanti uomini e tanti giovani mi hanno spinto e spronato a mettermi a servizio di un progetto per la città, con un progetto che sappia guardare al futuro della nostra città e che abbia al centro solo ed esclusivamente Rimini e i riminesi. Ho deciso di candidarmi per essere interprete di questo progetto per Rimini, la città che mi ha visto nascere e crescere.

Quali sono le priorità e cosa farebbe nei primi 100 giorni da sindaco?
Le nostre prime 7 delibere dei primi 100 giorni riguarderanno il  nuovo atto d’indirizzo dei parcheggi e della sosta a servizio dell’intera zona turistica, da Torre Pedrera a Miramare, che mette assieme tutta la programmazione pubblica e le manifestazioni d’interesse dei privati. Questo strettamente correlato anche alla messa in campo di nuovi strumenti che possano incentivare la riqualificazione alberghiera. Proseguiremo con la gratuità progressiva degli asili nido, gratuità fino a ISEE  26.000 euro e poi a scaglioni. Accanto a questo adegueremo il fondo per nidi privati. L’avvio lavori del tratto 2 e 3 del Parco del Mare, con cronoprogramma serrato per finire entro fine aprile 2022. Una speciale rielaborazione per la no tax area per tutto il territorio oltre la Statale 16, con esenzione del pagamento dei tributi nella fase di start up a tutte le attività commerciali che definisco ‘di pubblica utilità’: alimentare, edicole, etc. Un nuovo e organico Piano Casa che metta assieme la riqualificazione dei 400 alloggi Acer in città con un programma di nuove costruzioni di case popolari da individuare non in una parte sola della città, ma distribuito in maniera omogenea in diverse aree, integrate con il tessuto urbano grazie ai servizi essenziali. Assunzione di 30 nuovi agenti di Polizia locale a partire dall’inizio del 2022. Redazione e approvazione del nuovo regolamento comunale per la tutela, la salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico e interventi per l’eliminazione del digital divide in alcune parti del territorio comunale.  E poi, un regolamento per la co-progettazione e co-programmazione dei servizi sociosanitari sarà la mia ottava proposta di delibera. 

Come si immagina la Rimini del futuro?
La mia visione della Rimini del futuro ha al centro delle proprie politiche comunali l’ambiente, la transizione energetica e la sostenibilità, ipotizzando una delega o assessorato alla transizione ecologica, che abbia come finalità anche il monitoraggio della compatibilità delle azioni politiche dell'amministrazione con questi principi. Ripartiamo dai fatti e dal buon governo della città. Il modello di sviluppo che ha trovato nuovi motori come quelli ambientali e culturali, il welfare diffuso nella comunità, il senso di orgoglio di essere una capitale italiana riconosciuta in Europa, con un progetto di nuovi lungomari che restituiscano qualità urbana sotto una nuova infrastruttura come il sistema fognario, che è garante di una nuova qualità ambientale. Orgogliosi di quello che è stato fatto, riprendiamo il cammino consapevoli che tanto rimane ancora da fare. Mi immagino una Rimini sempre più verde, che rigenera spazi e crea nuove occasioni urbane di socialità, con nuovi protagonisti che in questi anni si sono misurati con i cambiamenti in nuovi processi sociali, rinnovati rispetto le prassi e le abitudini conosciute.  La grande occasione per realizzare progetti starà anche nel finalizzare interventi coerenti agli obiettivi del Recovery Plan, la grande vera occasione di investimento per innovare il nostro paese: transizione energetica, digitalizzazione, sistemi educativi, mobilità sostenibile. 

Qual è l’obiettivo? Vincere al primo turno o arrivare al ballottaggio?
"Vincere al primo turno, senza dubbio. Il centrosinistra, a Rimini, parte con un propellente unico: lo straordinario lavoro fatto in questi anni per ammodernare e rigenerare la città. Un lavoro che è fondamentale eredità sulla quale innestare una pagina nuova che consenta a Rimini di rilanciarsi e rilanciare la sua sfida al mondo dopo la fase pandemica". 

Corre il rischio di governare una città dove ancora il covid avrà un suo peso, cosa ci lasciano questi due anni e come pensa vada affrontata questa ripartenza?
La pandemia ha sconvolto il nostro vivere e le sue conseguenze sono tangibili nella nostra quotidianità. Ci sono attività commerciali in grandissima difficoltà, posti di lavoro persi e altri che rischiano di saltare, la nostra economia turistica, anche se è sicuramente stata una stagione positiva, ha avuto difficoltà a ripartire, famiglie che rischiano di non arrivare alla fine del mese e un numero sempre crescente di cittadini in cerca di sostegno presso enti di assistenza sociale. I postumi di questa situazione ce li porteremo dietro per anni, ma Rimini ha basi solide per rinascere e avere un importante rimbalzo di crescita con le giuste scelte.

I giovani sono stati tra coloro che più hanno sofferto gli effetti della pandemia, oggi cosa consiglierebbe a un ragazzo o una ragazza per immaginare il proprio futuro?
Più che un consiglio vero e proprio, mi sento di invitare i giovani a vivere appieno il senso di una città moderna, che è quello di un benessere complessivo di comunità.  Significa che tutti coloro che ci vivono devono potere contare su un ambiente in cui la sintonia tra natura e storia del luogo sia armonico rispetto alla ricchezza dei servizi, delle opportunità e della loro diffusione sul territorio. E quindi lo sforzo di tutti, giovani e meno giovani è tenere acceso questo valore. I giovani hanno sofferto più di tutti la pandemia. La mancanza di socialità, la dad, le difficoltà di viaggiare hanno colpito quelle fasce che più di altri necessitano del “vivere insieme”. Per fortuna, con la campagna vaccinale a cui i giovani hanno aderito con grande senso di responsabilità, e un nuovo modo di vivere la comunità stanno permettendo pian piano a tutti noi e quindi ai giovani, di ritornare al quella “normalità” di cui sentivamo il bisogno.

Sul tema dell'ambiente cosa proponete?

"Da parte nostra, come istituzione, dovremo strutturare i prossimi 5 anni avendo bene a mente gli obiettivi prefissati dall’’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile’ e dal ‘Climate target plan 2030’ della Commissione Europea e dei Piani Nazionali Energia e Clima.  Obiettivi che riguardano più precisamente: neutralità climatica, qualità dell’acqua e dell’aria, tutela del territorio, qualità urbana diffusa, accessibilità alle risorse e ai servizi, rigenerazione turistica, aggregazione sociale, opportunità per i giovani, sicurezza. Prevediamo nel nostro programma, inoltre, un piano di assunzione di un numero elevato di giovani nella pubblica amministrazione, nella scuola e nella sanità per far entrare nuove competenze e coprire settori oggi sotto organico. Vogliamo anche incentivare iniziative per la formazione dei giovani su temi di rilevanza civica, sociale e ambientale attraverso attività concrete sul territorio e nelle scuole ed il loro coinvolgimento nella vita cittadina.

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