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Cronaca Coriano

“Energia rinnovabile sì, ma senza consumo di suolo agricolo”, Coriano appoggia la Coldiretti

Il sindaco Spinelli: "Guardiamo anche noi con attenzione alle innovazioni tecnologiche ma difendiamo le nostre aziende agricole ed il loro sviluppo"

“Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo”: è questo il titolo di una petizione che i Giovani Agricoltori di Coldiretti hanno lanciato in questi giorni e che è stata subito accolta e sostenuta dall’Amministrazione comunale di Coriano, località notoriamente rurale e ricca di insediamenti agricoli.  “Come giovani agricoltori - dicono da Coldiretti - siamo seriamente preoccupati per le conseguenze del cambiamento climatico ed intendiamo cogliere ogni opportunità offerta dalle tecnologie. Chiediamo alle Istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi con i progetti di fotovoltaico a terra. L’Italia possiede terreni abbandonati, aree da bonificare, zone industriali obsolete e tetti delle strutture produttive che potrebbero essere messi a valore con il fotovoltaico senza utilizzare terreni fertili che già producono valore economico, sociale ed ambientale togliendo traiettorie di futuro alle nuove generazioni di agricoltori”. 

Questo il punto di partenza della mobilitazione di Coldiretti Giovani Impresa che si sta sviluppando anche nel territorio della provincia di Rimini. In Comune a Coriano le prime firme a sostegno della petizione sono state quelle del sindaco Domenica Spinelli, del vicesindaco Gianluca Ugolini, dell’assessore Anna Pazzaglia e del consigliere di maggioranza Anna Pecci.

“Quello del rispetto delle nostre caratteristiche territoriali era e resta una priorità - ha detto in proposito il sindaco Domenica Spinelli - guardiamo anche noi con attenzione alle innovazioni tecnologiche ma difendiamo le nostre aziende agricole ed il loro sviluppo da ogni forma di problematica che possa infastidirle, deturparle o danneggiarle. Nella fattispecie il fotovoltaico quale energia rinnovabile può trovare forme e sviluppi diversi da quelli che lo portano ad invadere i terreni e le coltivazioni. C’è spazio per tutto, nel pieno rispetto delle esigenze e delle attività che con fatica, specie ora, provano a rilanciarsi dopo un periodo problematico a livello economico ed imprenditoriale. Quindi pieno sostegno alla petizione dei giovani di Coldiretti da un Comune come il nostro che ha in sè la vocazione agricola nel senso pieno del termine”.

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