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Cronaca

Entrano in un hotel chiuso e lo trasformano in un residence abusivo: retata della Polizia

Alcune persone si erano sistemate con tanto di fornelli rudimentali per riscaldarsi e cuocere il cibo. Le forze dell'ordine hanno anche trovato sostanze stupefacenti

Si è conclusa venerdì notte un’altra importante operazione della Polizia Locale, finalizzata a contrastare i fenomeni di decoro urbano e garantire la sicurezza, nella quale sono state sorprese alcune persone che occupavano abusivamente un Hotel di Miramare, chiuso da oltre un anno. L’operazione, iniziata il giorno precedente su diverse segnalazioni dei cittadini spaventati - che avevano notato uno strano via vai, alternato anche da forti schiamazzi notturni - è stata organizzata in 2 diversi momenti. Dopo infatti un primo sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di giovedì 21, in cui erano già state trovato tracce di bivacchi notturni e di presenze abusive, la squadra di Polizia Giudiziaria ha ritenuto ritornare la scorsa notte per ricontrollare anche le camere, che inizialmente erano state trovate chiuse a chiave. Con i passepartout di tutte le porte infatti, rimediati sempre nella struttura, la squadra composta da 7 agenti in abiti civili, si è ripresentata verso e ore 23 di ieri sera - dopo il coprifuoco - portandosi dietro anche Bruce e Pablo le due unità cinofile in dotazione alla Polizia Locale.

Con l’indispensabile aiuto dei cani, gli agenti, hanno controllato tutti e 3 i piani dell’albergo, entrando in ogni singola camera e trovando sin dal piano terra - nell’atrio e nella cucina - sporcizia e confusione, e persino (in alcune camere) tracce di principi di incendio, oltre a diversi residui di materiale usato per il confezionamento delle dosi di sostanze stupefacenti. L’albergo anche di recente ristrutturazione, è dotato anche di telecamere che evidentemente non sono in funzione.

Entrando nelle camere, chiuse dall’interno  gli agenti hanno sorpreso 4 persone mentre altre 2, sentendo i rumori dei cani, sono riuscite a scappare calandosi da una camera del primo piano e lasciando anche acceso il fuoco di un fornello usato per riscaldare del cibo. Insieme in una camera c’erano una 28enne italiana e un 35enne proveniente dell’est Europa, con precedenti per reati di spaccio, trovato in possesso di una piccola dose di marijuana per uso personale. Nei piani superiori, in camere differenti, erano alloggiati, 2 extracomunitari: un 36enne, in possesso di un foglio di via, e un 35enne, anche lui in possesso di una piccola dose di sostanza per uso personale, anch’essi con diversi precedenti penali.

Tutti sono stati denunciati per "l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui", mentre per i due in possesso di modiche dosi di sostanze stupefacenti anche una segnalazione alla Prefettura  Altra segnalazione all’Autorità giudiziaria è scattata per il possessore del foglio di via.

Sono in corso attualmente tutte le procedure previste per contattare il proprietario della struttura e obbligarlo, come prevede il regolamento comunale al ripristino immediato di tutte le chiusure per evitare che l’albergo continui a subire intrusioni abusive. Durante il controllo nella struttura sono stati sanzionati anche una prostituta e un cliente, che si erano appartati in auto, proprio nel cortile interno della struttura alberghiera che gli agenti stavano controllando. Sanzioni entrambi - come prevede l’ordinanza sindacale contingibile e urgente per il contrasto alla prostituzione - con una multa di 401 euro, a cui è stata aggiunta anche la prescritta sanzione nei confronti del cliente.

“Si tratta di un tipo di servizi, - ha sottolineato l’assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – finalizzati al contrasto dei fenomeni di degrado urbano e a garantire la sicurezza dei cittadini, che viene svolto in continuità con quanto fatto in passato. Un impegno, anche sul fronte del contrasto alla prostituzione, che viene garantito tutto l’anno, con servizi mirati e continuativi affinché prosegua quel contenimento del fenomeno registrato negli ultimi tempi, a fronte di una carenza normativa che ne rende difficile il contrasto”.

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