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Cronaca

Escherichia coli nelle acque del mare: per Arpae resta in vigore il divieto di fare il bagno

Le analisi di Arpae hanno evidenziato parametri al di sopra del limite consentito lungo quasi tutta la costa della provincia di Rimini

Per Arpae vige il divieto di balneazione su gran parte della costa della provincia di Rimini dove, a causa dei risultati delle analisi, le acque sono risultate non idonee ai bagni. L'allarme è scattato il 26 di luglio quando, in seguito a un campionamento delle acque programmato da Arpae, i risultati avevano evidenziato inzialmente come i valori degli escherichia coli fossero al di sopra dei limiti fissati dalla legge. I primi cittadini delle città interessate avevano quindi firmato l'ordinanza che vieta la balneazione in 28 tratti di costa (poi scesi nel tardo pomeriggio di giovedì 28 luglio a 22) e, in particolare, per quanto riguarda Bellaria nei tratti foce Vena 2, foce Uso. Rimini: Torre Pedrera. Pedrera Grande Sud e Cavallaccio; Viserbella, la Turchia; Viserba, la Sortie e Spina Sacramora; Rivabella, Turchetta; Rimini, foce Marecchia e Ausa; Bellariva, Colonnella 1 e 2; Marebello, Istituto Marco Polo; Miramare, Roncasso e Rio Asse. Riccione: Fogliano Marina, Porto canale, colonia Burgo e foce Marano. Misano Adriatico: rio Alberello e rio Agina. Cattolica: foce del Conca e del Ventena.

LE ANALISI DEL COMUNE - "Abbiamo dei dati in possesso opposti a quelli di Arpae"

IL SINDACO - "I dati sono un mistero, subito un summit per la soluzione"

"La situazione riscontrata è senza dubbio anomala - si legge sul sito di Arpae - e sono in corso alcune verifiche per comprendere le cause che hanno generato questa inattesa situazione. Al momento le ipotesi possibili per spiegarne le cause sono rappresentate da un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche, idrologiche e marine (temperatura dell’acqua molto elevata da molte settimane con valori oscillanti intorno ai 30°, prolungata assenza di ventilazione, scarso ricambio delle acque, mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano a mare per la forte siccità), che, sommandosi, possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine".

Venerdì (29 luglio), anche sulla base dei dati che emergeranno dagli ulteriori campioni prelevati, si terrà un incontro presso il Comune di Rimini fra tutti gli enti e i soggetti interessati per analizzare congiuntamente la situazione e le eventuali misure da intraprendere.

Gli stabilimenti balneari interessati dal divieto hanno l'obbligo di issare la bandiera rossa e bianca che vieta la balneazione mentre Anthea e le associazioni incaricate quella di installare i cartelli informativi. Sono in corso le nuove analisi di parte di Arpae per verificare la qualità delle acque ed, eventualmente, estendere o sospendere il provvedimento.

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