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Estorceva denaro alla ex moglie, ad istigarlo la nuova compagna

Nel primo pomeriggio di martedì i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Rimini hanno dato esecuzione al decreto di fermo nei confronti di S.L., moldava, classe 1980

Nel primo pomeriggio di martedì i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Rimini hanno dato esecuzione al decreto di fermo nei confronti di S.L., moldava, classe 1980, in quanto complice del connazionale D.I. di 34 anni, già tratto in arresto il 27 settembre scorso per l’estorsione in danno della ex moglie. A conclusione delle indagini, i militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza che ne delineano un ruolo attivo sia nell'estorsione del denaro alla ex-moglie di lui, sia nell’intimidire successivamente la vittima al fine di convincerla a ritirare la denuncia.

Come noto, l’uomo minacciava da tempo la ex moglie al fine di farsi consegnare un “vitalizio” di 500 euro al mese quale preteso risarcimento per i 10 anni di matrimonio, nonché un rimborso spese, quantificato in 8.000 euro, per il mantenimento della moglie e dei loro 2 figli, durante gli anni di convivenza.

La vicenda inizia circa 2 anni fa, quando la giovane moglie, stanca delle vessazioni del marito che rincasava ogni sera ubriaco, insultandola, decideva di separarsi. Dopo un certo periodo di tranquillità, l’uomo era però riuscito a rintracciarla ed ha iniziato ad intimorirla talmente da costringerla a dormire nell’abitazione dell’anziano dove esercita la professione di badante  o a casa di una cara amica che la accoglieva.

Ciò nonostante, dopo essere riuscita a far perdere le proprie tracce per più di un anno, l’ex marito è riuscito a rintracciarla nuovamente e, insultandola e minacciandola di morte, le ha chiesto di restituirgli la somma di 8000 euro in 'comode' rate mensili da 500, da consegnare ogni 26 del mese, quale risarcimento per i dieci anni di matrimonio trascorsi insieme.

Quindi, dopo aver effettuato un primo versamento, all’ennesima richiesta minacciosa dell’ex marito la donna si è presentata dai Carabinieri per denunciare il tutto.
E' stato pertanto immediatamente predisposto un servizio di osservazione che ha permesso di constatare il prelevamento della somma di denaro da parte del moldavo che era arrivato in bicicletta. Il malvivente, dopo aver percorso solo pochi metri è stato bloccato dai Carabinieri e tra lo stupore di passanti è stato ammanettato.

L’ulteriore sviluppo delle indagini conferma la particolare attenzione dedicata dall’Arma di Rimini ai reati in danno delle donne e dimostra che il coraggio di denunciare eventuali abusi subiti trova immediata ed efficace risposta nell’azione sinergica dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Rimini.
L’arrestata è stata tradotta presso il carcere femminile di Forlì, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni.
 

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