Pretendevano col ricatto parte della paga: due ristoratori in manette

Costringevano i dipendenti a restituire parte della paga: due ristoratori di Riccione sono stati arrestati per estorsione nei confronti dei dipendenti, circa una ventina, di cui solo la cuoca era in regola. L'operazione dei carabinieri, denominata Santo Domingo, si è conclusa con l'arresto di due soci di un ristorante etnico. Si tratta di un cinquantenne di Pesaro e di un 35enne della Repubblica Domenicana.

Secondo quanto appurato dagli uomini dell'Arma, i titolari del ristorante facevano figurare una busta paga in regola per tutti i dipendenti. Tuttavia si facevano restituire sottobanco la somma dovuta al dipendente per tutte le spettanze accessorie come gli straordinari, tredicesima e quattordicesima, Tfr e tutto quello che andava a superare la cifra stabilita all'inizio del rapporto di lavoro. Chi non accettava queste regole diventava oggetto di ritorsioni e di espedienti fino a provocare dimissioni o licenziamenti.

Tutto è partito dalla denuncia della cuoca, assunta nel 2008 con contratto a termine di un anno, rinnovato diverse volte. Nel settembre del 2011 la donna si rivolse ai militari di Riccione stanca delle continue vessazioni anche nei confronti dei colleghi. Le indagini hanno portato alla luce un sistema consolidato in cui con la minaccia sottile del mancato rinnovo del contratto i titolari del ristorante si facevano ridare, spesso in contanti, parte della paga.

Su uno stipendio medio tornava ai datori di lavoro quasi 600 euro. I due sono ai domiciliari da oggi e il ristorante è rimasto aperto. Il lavoro degli investigatori non è concluso: si proseguirà con una segnalazione all'Agenzia delle entrate perché si suppone anche una truffa all'Inps.