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Cronaca

Evasione fiscale, in cinque anni il Comune recupera 43 milioni non versati. Nel 2022 oltre 7,3 milioni

Il recupero dell’evasione, insieme all’attività di spending review che riguarda i vari settori del Comune, consente al bilancio di avere a disposizione maggiori risorse

Oltre 7,3 milioni di euro frutto dell’attività di recupero di evasione fiscale: è una delle voci che contribuiscono al bilancio di previsione 2023/2025 attualmente in discussione dal Consiglio Comunale. Una somma, che stima una crescita di un milione di euro in più recuperati rispetto al bilancio di previsione del 2022, che conferma l’impegno dell’amministrazione nell’attività di accertamento e accompagnamento al pagamento dei tributi dei contribuenti, quale leva importante per perseguire il principio dell’equità fiscale. Solo negli ultimi cinque anni infatti questa attività ha portato a raccogliere oltre 43,6 milioni di euro di imposte (quali Imu, Tari, imposta di soggiorno, iscop) non versate.    

Anche il recupero dell’evasione, insieme all’attenta attività di spending review che riguarda i vari settori del Comune, consente al bilancio comunale di avere a disposizione maggiori risorse che consentono ad esempio di continuare con l’estinzione del debito residuo, con una riduzione prevista al 31 dicembre 2023 di quasi 9,5 milioni di euro (da 73,6 a 64,1 milioni) dall’inizio del mandato amministrativo, oltre che a far fronte ai rincari generali delle utenze per le scuole, palestre, uffici di competenza comunale.

“Un bilancio che dunque conferma la solidità delle fondamenta su cui poggia – spiega l’assessore al Bilancio Juri Magrini –  consentendoci di evitare il rialzo dei tributi comunali, di continuare a garantire quantità e qualità dei servizi, di non arretrare nelle politiche sociali e non da ultimo mette l’amministrazione nelle condizioni di avere una liquidità anche al netto del rispetto dei limiti di legge del fondo di riserva e dei fondi crediti di dubbia esigibilità. Grazie a questa impostazione siamo riusciti a prevedere il "pacchetto fiducia", andando ad abbassare l’addizionale Irpef a migliaia di riminesi, mettendo a disposizione misure di sostegno contro il caro bollette e per favorire gli affitti. A questo si aggiunge la possibilità di avere una liquidità in grado di far fronte alle spese quali ad esempio il pagamento tempestivo degli impegni con le imprese creditrici, aspetto sul quale il Comune di Rimini continua ad essere virtuoso, pagando i propri debiti in anticipo rispetto alla scadenza dei trenta giorni fissato per legge. Aspetto quanto mai importante soprattutto in questo momento storico e legato alla possibilità di proseguire negli investimenti: nel 2021 il bilancio consuntivo del Comune si è chiuso con opere per 61,6 milioni di euro, oltre l'82% di quanto messo a preventivo. Ciò significa un’ampia capacità realizzativa, che si traduce in opportunità per le nostre imprese e di sviluppo occupazionale. Pur in un quadro generale non semplice e soprattutto incerto, la manovra finanziaria che abbiamo definito insieme al grande lavoro degli uffici riesce a tenere insieme tutte le esigenze della città”.

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