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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Facoltoso ristoratore intasca il reddito di cittadinanza

Il furbetto smascherato dalla Guardia di Finanza che ha stanato anche un lavoratore dipendente che si era "dimenticato" di comunicare l'assunzione all'Inps

Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto del “lavoro nero” i militari della Guardia di Finanza di Rimini hanno stanato due furbetti che, nonostante non avessero diritto, intascavano il reddito di cittadinanza defraudando le casse dello Stato per un importo complessivo di 11.500 euro. Il primo a finire nei guai è stato un 60enne benestante riccionese che, nonostante un ricco patrimonio immobiliare, da maggio del 2019 percepiva il sussidio di 780 euro al mese. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno permesso di scoprire che l'uomo non aveva dichiarato ai fini dell'Isee bei per 99mila euro costituito da quote di partecipazione al capitale sociale di una società con sede nella Perla Verde operante nel settore della ristorazione, attualmente non attiva.

Nel secondo caso, invece, a finire nella rete della Finanza è stato un 55enne che nel periodo in cui già beneficiava della prestazione sociale agevolata intraprendeva un rapporto di lavoro dipendente omettendone la prevista comunicazione all’INPS che, indotto in errore poiché all’oscuro di tale variazione, continuava a corrispondere all'uomo 500 euro al mese come reddito di cittadinanza. A conclusione delle indagini, i Finanzieri hanno deferito all’Autorità Giudiziaria i due soggetti per i quali è scattata anche la segnalazione all'Inps per l’avvio della procedura di revoca del citato beneficio economico ed il recupero delle somme indebitamente erogate.

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