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Cronaca

E' già "febbre" da chiringuito. Stop ai party alle 21,30? "Andate a dirlo ai turisti che non aspettano altro"

Musica in spiaggia fino alle 21,30 o fino alle 23,30, è già clima di dibattito. Intanto la Cna chiede di evitare fughe in avanti: "La formula chiringuito-musica da 10 anni incontra il favore di turisti e riminesi"

Musica in spiaggia fino alle 21,30 o fino alle 23,30. Questo l’enigma. Un tema che torna a farsi d’attualità, in vista dell’arrivo dell’estate e del desiderio di fare festa, a due passi dalle onde, nei chiringuiti. Il tema nelle prossime ore sarà affrontato in un tavolo di confronto che si svolgerà il municipio. Dai balneari ci sarebbe stato un segnale di apertura, per rivedere gli orari rispetto allo scorso anno, quando specialmente in alcune serate la movida proseguiva fino in nottata. Sul tema nel 2022 non erano mancate le polemiche, con il presidente del Silb-Fipe Gianni Indino che aveva fatto notare come certe attività spettano alle sale da ballo e non alle spiagge.

Sul tema ora interviene anche Marco Polazzi, presidente comunale di Cna Rimini: “Con sorpresa e una certa dose di amarezza abbiamo letto le anticipazioni delle posizioni di chi vorrebbe chiudere la musica alle 21.30 in spiaggia. Un punto di vista che non ci convince nel metodo e nella sostanza: c’è un tavolo di confronto voluto dall’amministrazione dove portare le proprie posizioni e non porta nessun elemento costruttivo per imprese e turisti fare delle fughe in avanti”.

Serve visibilità? “A Cna interessa dare risposte concrete – sottolinea Polazzi -. Per di più si mette in discussione la formula chiringuito-musica che ormai da dieci anni incontra il favore di turisti e riminesi che apprezzano vivere la spiaggia, all’interno di regole ben precise, anche la sera. L’approccio di Cna è sempre determinato dalle esigenze di chi fa impresa sul territorio e per il territorio, siamo alla vigilia di una stagione estiva che si preannuncia importante e tra l’altro l’ultima per le concessioni in essere prima dei bandi”.

E ancora: “Serve essere pragmatici, gli imprenditori hanno in gran parte già provveduto a programmare attività ed eventi ed è quindi incomprensibile voler azzerare tutto silenziando la spiaggia alle 21.30 per “evitare guai”. I regolamenti condivisi servono per gestire gli equilibri di convivenza e per valorizzare un prodotto che piace, basta monitore e sanzionare chi sbaglia e chi non si attiene alle regole. Alle imprese serve muoversi e pianificare in contesti fatti di certezze e non di provvedimenti “last minute”. Cosa raccontiamo a quei turisti che hanno vissuto negli anni passati il format chiringuito-musica e che domani potrebbero trovare alle 21.30 la spiaggia chiusa e spenta? La Riviera è altro, serve trovare una soluzione: le 64 serate autorizzate con pubblico spettacolo se sono troppe è necessario ridurle ma non azzerarle ed incominciare un percorso da ultimare con l’approvazione del prossimo piano spiaggia”, conclude Polazzi.

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