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Cronaca

Femminicidi, Rimini non dimentica Angela, Cristina e Noelia. "La comunità deve vigilare, facciamo rete"

Il consiglio approva un ordine del giorno che prevede il potenziamento della rete territoriale, il sostegno a nuove iniziative per rendere sempre più consapevole la comunità e anche attività all’interno delle scuole

E’ una pandemia culturale. Una scia di sangue su cui è necessario intervenire, facendo rete e con una comunità che deve vigilare. Rimini non dimentica. E si apre al dibattito pubblico. Per studiare azioni e sensibilizzare sul tema dei femminicidi. Il consiglio tematico andato in onda martedì (26 luglio) in piazza Francesca da Rimini “non cambierà i destini”, ha sottolineato il sindaco Jamil Sadegholvaad, ma lancia un messaggio forte. Anche a fronte di quanto ha vissuto la città: tre violenti femminicidi nell’arco di cinque mesi, tre gravi fatti di cronaca in cui hanno perso la vita Angela Avitabile, Cristina Peroni e Noelia Rodriguez.

“Tre donne uccise in meno di cinque mesi non ha precedenti – dice durante il suo intervento Elvira Ariano, operatrice dell’associazione Rompi il Silenzio Onlus -, e nessuna delle donne ha varcato le porte del centro antiviolenza. Perché purtroppo non riusciamo a intercettarle tutte”. Ma le radici della violenza di genere sono spesso conosciute, basti pensare che il 74,2% delle donne che si sono avvicinate ai centri hanno dichiarato di aver subito violenza da più di un anno.

Per lavorare sul tema, su indicazione della commissione Pari Opportunità del Comune di Rimini, si è giunti all’approvazione di un ordine del giorno, che impegnerà la giunta e che sarà una sorta di linea di indirizzo su cui attenersi. E che tra gli altri punti prevede il potenziamento della rete territoriale, il sostegno a nuove iniziative per rendere sempre più consapevole la comunità e anche attività all’interno delle scuole.

Nel 2022 in Italia si sono già registrati 51 femminicidi, di cui 7 in Emilia Romagna e 3 nella Provincia di Rimini. Dati che rappresentano un forte problema culturale, basti pensare che il Centro antiviolenza di Rimini nel 2022 ha già intercettato 210 donne, sono attive 7 case rifugio, e le statistiche indicano un continuo aumento di violenza.

“Era necessario un approfondimento sul tema del femminicidio – ha spiegato in assemblea la vicesindaca Chiara Bellini -, proprio perché è necessario fare sempre più rete e trovare nuove sinergie. Va inoltre promossa la formazione di tutte quelle figure che possono imbattersi nei singoli casi, dai medici di base fino agli psicologi. Ma è poi necessario anche attivare azioni di prevenzione”. “Purtroppo dietro a questi fatti di mischia spesso anche una cattiva educazione ed è per questo che occorre un programma culturale” ha aggiunto il sindaco Sadegholvaad.

Sull’ordine del giorno hanno lavorato in sinergia i consiglieri di maggioranza come di minoranza. Dando un segnale di unitarietà di fronte a un tema complesso e delicato come quello dei femminicidi e della violenza di genere.

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