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Cronaca

Festival di Venezia, Julie Andrews ricorda Fellini e la lettera per l'Oscar

L'attrice di Mary Poppins ha ricordato al Lido l'incontro con il regista riminese

La star assoluta di questa 76esima Mostra del Cinema di Venezia che sarà ricordata per stile, talento e fascino sarà sicuramente Julie Andrews, alla quale il festival ha consegnato lunedì il Leone d'oro alla carriera. L'attrice di Mary Poppins ha conqusitato pubblico, colleghi, fan e fotografi. Un applauso lunghissimo che è durato anche il giorno seguente in occasione di un incontro che ha tenuto.

Il ricordo su Fellini

Andrews ha ripercorso alcune delle tappe più importanti della sua vita e della sua carriera e ha ricordato anche il regista riminese Federico Fellini a cui l'attrice consegnò l'Oscar per il film "Otto e mezzo". "La cosa che ricordo meglio è che era molto affascinante, fu un onore dargli l'Oscar. Ma ricordo anche quando io ricevetti l'Oscar lui mi mandò la più bella lettera, e anche Sofia Loren lo fece. Non li conoscevo bene, ma questo significò moltissimo per me".

Durante l'incontro l'artista si è aperta con il pubblico. "Io perfetta? No, ho tanti difetti. Per esempio non so cucinare, e dico tante parolacce". Con queste parole Julie Andrews ha rotto quell'icona di perfezione, legata al suo personaggio di maggior successo, 'Mary Poppins', tra i film, insieme a 'Tutti insieme appassionatamente' e 'Victor Victoria' che sono stati tre grandi successi di una lunga carriera cinematografia che l'ha resa famosa in tutto il mondo. Cantante, interprete di teatro e cinema, scrittrice, regista, Andrews nella sua lunga carriera si è imposta come un'artista a tutto tondo inanellando una serie di successi dietro l'altro. Primo tra tutti quello che la portò nel 1965 a ricevere l'Oscar come Migliore attrice. "Walt Disney venne da me per dirmi che voleva che andassi a Hollywood per vedere cosa sarebbe venuto fuori dal suo nuovo film 'Mary Poppins', ma io risposi che ero incinta di 3 mesi e lui disse che avrebbe aspettato - ha raccontato Andrews - Walt Disney aveva uno straordinario intuito per il talento, era molto generoso e gentile, fu bellissimo recitare in quel ruolo", ha proseguito. Il film era un mix di animazione e vita reale, ma la "cosa straordinaria di 'Mary Poppins' è che, anche se non c'erano gli effetti speciali di oggi, tutt'ora guardandolo e' difficile capire quali trucchi siano stati usati. Era quasi la prima volta che avveniva una cosa del genere", ha proseguito una Andrews entusiasta.

L'attrice 83enne, in splendida forma, ha quindi raccontato di un episodio accaduto durante le riprese delle scene nelle quali lei volava. "Ero appesa attraverso i vestiti, era faticoso. Una volta sentivo che stavo per cadere e ho chiesto di scendere lentamente, ma invece sono precipitata a terra come una tonnellata di mattoni. Credo che Disney abbia sentito delle parole alle quali non era molto abituato". L'attrice ha poi parlato dello studio delle movenze del personaggio, caratterizzato da una postura impettita, e di come gli fosse stato suggerito, per la caratterizzazione del personaggio, di pensare che in realta' 'Mary Poppins' avrebbe potuto avere una vita segreta: osservando bene il suo vestiario vediamo come l'interno degli abiti sia piuttosto colorato, al contrario della parte esterna caratterizzata da colori molto seri. Quindi si e' passati a discutere dell'altro suo grande successo, il musical 'Tutti insieme appassionatamente'. Di quell'esperienza Andrews ricorda il freddo del set e la pioggia incessante, ma anche la bellissima campagna nella quale era ambientato il film. Quindi la famosa scena iniziale in cui lei canta sola in mezzo al prato, scena che, ricorda ancora Andrews, "venne ripresa da un elicottero che le ruotava sulla testa e ogni volta che si doveva ripetere il ciak, questo sollevava una nuvola di polvere che mi gettava a terra, sporcandomi completamente. Non vedevo l'ora di tornare a casa e lavarmi".

L'attrice ha poi parlato della lunga e proficua collaborazione con il suo primo marito, il regista Black Edwars, al quale fu legata per oltre 40 anni. Fu lui a dirigerla in un altro importantissimo film, quel famoso "Victor, Victoria", che l'avrebbe consacrata come icona gay. "Temevo che il pubblico non avrebbe creduto che fossi un uomo", ha dichiarato l'attrice rivelando le paure dell'epoca- ma mio marito mi disse: faro' in modo che loro credano nel film che sia cosi'. Era un uomo saggio". Un'altra collaborazione importante fu quella con Alfred Hitchcock in "Il sipario strappato". Delle riprese di quel film Andrews ha raccontato un episodio divertente, di una scena nella quale lei era a letto con Paul Newman: "Hitchcock voleva che si percepisse il freddo della scena e quindi mise tante coperte su di noi. Era così caldo che per continuare le riprese, in cui la macchina da presa ci inquadrava dal petto in su, alzarono le lenzuola e mi misero un ventilatore sotto i nostri piedi". 


 

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