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Cronaca

Fiera e Palazzo dei Congressi, strada spianata verso la privatizzazione

Le novità riguardano riguardano il ruolo di controllo esercitato dagli enti soci, la riduzione dei Cda e lo snellimento dei compensi e il superamento del vincolo della maggioranza in capo agli enti pubblici

Parere favorevole lunedì mattina in I commissione consigliare del comune di Rimini alle modifiche degli statuti di Rimini Congressi Srl, Rimini Fiera e Società del Palazzo dei Congressi Spa, già deliberate dagli altri due enti soci, Provincia di Rimini e Camera di Commercio. Le modifiche apportate, oltre a recepire alcune novità normative, riguardano in particolare il ruolo di controllo esercitato dagli enti soci, la riduzione dei Cda e lo snellimento dei compensi e il superamento del vincolo della maggioranza in capo agli enti pubblici.

Per quanto riguarda il controllo, si introduce la garanzia di un maggior flusso di informazioni dagli amministratori delle tre società verso i soci pubblici. Questo pur tutelando la riservatezza delle politiche industriali delle società, come Rimini Fiera, che operano maggiormente sul mercato. Sul fronte dello snellimento dei cda, dal prossimo mandato sarà eliminato il compenso fisso dei consiglieri di amministrazione senza deleghe, che percepiranno solo il gettone di presenza.

Infine, le modifiche proposte consentiranno di sbloccare i tre statuti societari dal vincolo di maggioranza pubblica, consentendo così l’apertura di un potenziale processo di privatizzazione delle società.

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