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Cronaca

Finaziaria. L'assessore Soldati: "Nuova batosta per la scuola"

"Le notizie che in questi giorni e in queste ore appaiono sugli organi d'informazione nazionale circa i termini e le ipotesi sulla manovra finanziaria, interessano da vicino la scuola italiana"

“Le notizie che in questi giorni e in queste ore appaiono sugli organi d’informazione nazionale circa i termini e le ipotesi sulla manovra finanziaria, interessano da vicino la scuola italiana, ambito già profondamente sottoposto negli ultimi dieci anni a cambi di rotta e pesantissimi tagli. - afferma l'assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Rimini, Meris Soldati- Nel caso specifico, pare certo che dall’anno prossimo venga disposta la creazione di istituiti comprensivi, vale a dire unenti scuole primarie, secondarie e medie”.

“In mancanza di informazioni più dettagliate, la lettura diffusa che oggi viene data di tale disposizione in Finanziaria sembra riguardi le scuole del 1^ ciclo, escludendo le superiori. Gli Istituti comprensivi accorperebbero dunque le scuole dell’infanzia con quelle primarie e secondarie di 1° grado, prevedendo la presenza minima di almeno 1.000 alunni; un’ indicazione che cambia sensibilmente quanto disposto dalla normativa vigente, che prevede quali parametri ottimali per il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche autonome un range compreso fra i 500 ed i 900 alunni”.

“Quale impatto avrebbe questo elemento- beninteso, ancora in itinere- sul sistema scolastico del territorio riminese? Ad un prima proiezione, sulle 30 scuole della provincia potenzialmente interessate, sarebbero 20 quelle coinvolte nei nuovi parametri di accorpamento, obbligando dunque a procedere ad una consistente riorganizzazione dell’offerta didattica con relativi accorpamenti. Si tratta dunque di un impatto notevole anche sul sistema scolastico provinciale riminese, comportando una profonda rivisitazione della rete scolastica ed aumentando le difficioltà in cui già le Scuole già si trovano ad operare a causa della progressiva riduzione di risorse umane (docenti, ATA e con la manovra anche sulle dirigenze) e finanziarie”.
 
“Il rischio potenziale è che il prossimo anno si aggraveranno ulteriormente gli effetti di una politica scolastica, troppo schiacciata sul versante del risparmio economico e che, con quanto previsto ora dalla manovra, potrebbero aggravarsi perché inerenti l’organizzazione della rete scolastica e l’efficienza e la qualità del sistema nel suo complesso”.

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