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Finte assunzioni per ottenere permessi di soggiorno, 43 denunce

I Carabinieri del nucleo dell'ispettorato del lavoro di Rimini, nel corso di un'indagine durata un anno, hanno denunciato a piede libero 43 persone in tutta Italia

I Carabinieri del nucleo dell'ispettorato del lavoro di Rimini, nel corso di un'indagine durata un anno, hanno denunciato a piede libero 43 persone in tutta Italia. Documenti falsi per attestare assunzioni false di badanti egiziani fasulli. Tutto questo per fare rimanere questi ragazzi, tutti  tra i 30 e 40 anni, in Italia, grazie alla sanatoria del 2009. Nei guai anche una 55enne originaria della provincia di Rimini, denunciata con altre 3 egiziane, per favoreggiamento a scopo di lucro della permanenza illegale in Italia di extracomunitari clandestini.

Le indagini, partite un anno fa, hanno permesso ai militari di identificare un vasto giro di finte assunzioni presentate alle Prefetture di Rimini, Varese, Verona, Como, Lodi, Agrigento, Lecco Bergamo e Salerno. Tutto è partito da una richiesta sospetta, inviata alla Prefettura di Rimini, nella quale la 55enne riminese si era definita datore di lavoro di un egiziano che chiedeva di godere della prevista sanatoria per colf. E' emerso che, non solo l'uomo era sprovvisto di permesso di soggiorno ma aveva anche pagato 5mila euro ad un connazionale che si era offerto, attraverso un altro egiziano, di reperire il finto datore di lavoro.

Tra le 43 persone denunciate in tutta Italia, oltre alle 4 deferite alla Procura di Rimini, c'é anche un ragioniere commercialista, residente nella provincia di Milano, coinvolto in molte delle elaborazioni delle false denunce dei redditi dei datori di lavoro.

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