"Firma" le rapine ai minorenni sui social, arrestato il malvivente seriale
Già ai domiciliari per aver depredato quattro minorenni armato di coltello, è stato riconosciuto dalle vittime che aveva rapinato con lo stesso modus operandi
Il suo modus operandi era sempre lo stesso: armato di coltello si aggirava per Rimini, spesso a bordo di un monopattino, e le sue vittime preferite erano i minorenni che sotto minacce e intimidazioni erano costretti a consegnargli catenine d'oro, cellulari, contanti e accessori griffati. Per chi osava reagire erano botte e umiliazioni che, alla fine, venivano firmate sul profilo Instagram del malvivente. Era lo stesso rapinatore, sicuro della sua impunità, a mostrare alle vittime il suo profilo sul social network come una sorta di firma e una sfida a denunciarlo. Un atteggiamento reso ancor più spavaldo dal fatto di urlare in faccia ai ragazzini anche il suo vero nome. I primi colpi del rapinatore seriale risalgono al 2020 ma nell'estate del 2021 erano state proprio le vittime, convocate in caserma dai carabinieri per accertare alcuni sviluppi delle indagini, a mostrare agli inquirenti le foto trovate sul social network nelle quali avevano riconosciuto il giovane che li aveva rapinati. Un indizio che ha messo gli investigatori dell'Arma sulle tracce del 21enne di origini nordafricane che, dopo quella rapina, era stato protagonista di altri episodi di violenza sempre nei confronti dei giovanissimi. Nell'autunno dello stesso anno, infatti, era emerso che il rapinatore seriale aveva obbligato altri due ragazzini a pagare il conto delle bevute sue e dei suoi amici in un locale del centro storico.
La carriera criminale del 21enne, tuttavia, era iniziata nel 2020 quando le cronache si erano già occupate di lui per due rapine a mano armata in concorso con un minorenne. Nell'estate di quell'anno, coltello alla gola, aveva messo a segno un altro colpo ai danni di un ragazzino e nell'autunno un secondo con la stessa modalità. L'ultima sua impresa nota risale al febbraio di quest'anno quando, al parco Spina, quattro ragazzini sotto la minaccia della lama erano stati costretti a svuotarsi le tasche e consegnargli tutti gli oggetti di valore. Per questa ultima impresa il 21enne era finito ai domiciliari e sarà processato il prossimo 7 ottobre. Per le rapine precedenti, invece, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse di rapina ed estorsione.